Il debutto in casa dei rosanero sarà con il San Tommaso, simpatica squadra di un quartiere di Avellino per cui la trasferta al mitico Barbera di Palermo sarà sicuramente un evento da conservare negli almanacchi societari. Il suo allenatore è Stefano Liquidato, avellinese purosangue (Baiano) ma con una buona esperienza nella categoria. Da calciatore ha giocato anche nel Siracusa prima di intraprendere la carriera di allenatore che svolge ormai da più di 10 anni. Dopo una lunga esperienza con la Frattese, arriva al Nola e da quest’estate siede sulla panchina del San Tommaso. Lo abbiamo intervistato:
Primo anno al San Tommaso: com’è stato l’approccio iniziale Mister, che aria tira per la stagione che verrà?
”C’è aria di festa. Questa per la società, per il rione, è la prima esperienza in questa categoria, in questo momento le sensazioni sono di euforia, di gente che sta vivendo una bellissima esperienza, anche nell’incredulità generale, perché questa squadra l’anno scorso non era partita per vincere il campionato e oggi la stessa famiglia che l’ha condotta in D e la sta guidando cercando di far si che la categoria sia consolidata e che questo rione di Avellino mantenga la categoria”.
Dunque gli obiettivi per il San Tommaso? Mantenere la categoria?
”Si, è naturale, siamo una neopromossa e il primo obiettivo è quello di mantenere questa categoria: per questa città, per questo rione che è una costola di Avellino, è una categoria importante. Avellino come Palermo ha avuto fasti importanti e in questo momento l’Avellino non vive una situazione societaria importante e San Tommaso che è una fetta della città campana, non può far altro che mantenere questa categoria perché anche per Avellino stesso, di conseguenza, è molto importante”.
Il Palermo deve puntare alla promozione diretta, e il prima possibile. Per la piccola squadra campana gli obiettivi sono diversi, abbiamo chiesto quindi al miste maggiori delucidazioni circa le possibili avversarie delle due società
Girone I, quali sono le principali avversarie del San Tommaso?
”Questo è un girone importante, lo è diventato. Il Palermo è una nobile decaduta e ha dato ancor più lustro a questo girone siciliano-campano-calabro. Io penso che ci sarà da divertirsi, ci saranno belle gare, ci sono società importanti con blasoni importanti”.
Quindi il Palermo, può essere la favorita?
”Palermo sicuramente è la favorita di questo girone, ma sappiamo bene che in questa categoria conta il blasone ma contano anche altre situazioni: il Palermo da favorita troverà società che vorranno fare bella figura proprio perché vanno ad incontrare il Palermo. I rosanero devono calarsi in questa categoria lasciando stare quello che è stato il passato sapendo però che deve stare solo di passaggio in Serie D”.
Una rosa, quella del Palermo, costruita per salire in fretta in Serie C. Cosa ne pensa?
”E’ una rosa importante, non la scopro io, non la scopriamo adesso, è sicuramente la rosa più attrezzata. Io però domenica sono andato a vedere il Savoia e devo dire che è un’ottima squadra, con nomi meno altisonanti del Palermo ma è una società da tenere in considerazione”
Le piazze del Girone I, in Sicilia e in Campania il calcio è molto sentito, quali sono quelle più calde?
”In Campania tra quelle che ci sono una piazza calda è Savoia, ma anche Giugliano che quest’anno ha un’ottima squadra con un top allenatore e con tifosi splendidi che seguono sempre la squadra dal primo minuto all’ultimo. Anche le squadre siciliane, specie quando vai a giocare in sicilia, hanno sempre gente appassionata che segue i propri colori. Sarà un bel girone, io l’ho fatto ed è stato un piacere arrivare secondo dietro il Siracusa, quando io ero a Fratta. Ricordo che quando andammo a Siracusa c’erano oltre 4 mila spettatori, una cornice importante. Per noi che siamo una matricola e che portiamo al campo 3-400 tifosi è un onore calcare questi campi che hanno avuto un passato importante e che spero avranno futuro”.
Sul match del Barbera giorno 8: si troverà una cornice importante, come pensa di affrontare il match?
”In questo momento sinceramente penso alla prima partita, quella contro il Savoia. Poi penserò al Palermo, noi non abbiamo la possibilità di pensare da qua a 15 giorni. Noi dobbiamo guardare in casa nostra che riceviamo una delle prime squadre accreditate a vincere il campionato. Io penso che le motivazioni del Palermo sono tantissime, anche quelle del San Tommaso sono alte. Veniamo a giocare contro una società importante, ma questa società in questo momento milita nella stessa categoria del San Tommaso, quindi il rispetto è tanto, tantissimo, ma purtroppo per il palermo e per fortuna nostra siamo noi che abbiamo l’onore di giocare contro il Palermo e dobbiamo sfruttare questo onore a nostro favore, cercando di dare qualcosina in più che ci possa permettere di uscire dagli applausi del barbera, indipendentemente dal risultato che viene fuori, uscire tra gli applausi del Barbera significa aver fatto vedere che anche una piccola società con pochi tifosi possa fare una bella figura in uno stadio importante come quello della Favorita.
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