Vito Chimenti, idolo dei tifosi del Palermo, noto per la sua “bicicletta” e per il gol realizzato alla Juventusnella finale di Coppa Italia giocata a Napoli, ha parlato ai microfoni di Action Sport:
“Palermo è entrata dentro di me, sono molto legato anche fisicamente alla città. Domenica nei primi 10 minuti il Palermo ha giocato bene: sovrapposizioni, passaggi filtranti… Poi l’allenatore del Savoia ha capito il punto debole dei rosanero: ha inciso nel centrocampo con Osuji (centrocampista Savoia, ndr) su Martin. Ricciardo non trovava nessun supporto da parte dei compagni e non ha potuto incidere. Domenica abbiamo perso ma non c’è squadra che può abbattere il Palermo poiché è forte per la categoria. Il Savoia voleva fare la partita della vita e ci è riuscito.
Mirri è cresciuto con me ai tempi di Barbera, anche quando lo scorso anno eravamo in Serie B voleva salvare il Palermo. E’ nato un feeling tra me e lui, parlavamo e parliamo di calcio tutt’ora. Quando giocavo gli piacevo troppo”.






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