Dopo il pareggio a reti inviolate maturato ieri a Torre Annunziata e le dichiarazioni a fine gara dei dirigenti campani, riceviamo e pubblichiamo delle dichiarazioni del Direttore generale del Marina di Ragusa, Nunzio Calogero.
Il direttore non ci sta ed esprime così il suo pensiero:
”Parto innanzitutto dal ringraziare e complimentarmi – afferma Calogero – con la società del Savoia e alla sua tifoseria, per l’accoglienza, la disponibilità e le attenzioni riservate a noi dirigenti e a tutti i nostri tesserati in occasione di questo, per noi, entusiasmante incontro. Premesso ciò, vorrei dissentire con quanto detto e scritto a fine gara sulla “lettura” tecnica che è stata fatta. Siamo arrivati con l’umiltà ed il coraggio di sempre, consapevoli di avere di fronte una società di primo ordine sotto tutti gli aspetti, per obbiettivi, organizzazione, blasone e soprattutto risorse umane ed economiche di categorie superiori, con programmi ambiziosi dovuti ad un budget superiore al nostro di gran lunga. Abbiamo fatto la nostra partita, non abbiamo subìto un tiro in porta durante i primi 45 minuti ed anzi, nel primo quarto d’ora della ripresa, abbiamo collezionato 2/3 palle gol clamorose, tra cui un palo colpito da Mauro.
Successivamente e fisiologicamente, per aver speso tanto noi dal punto di vista atletico, è venuto fuori alla grande il Savoia, collezionando 3 palle gol nitide negli ultimi 20 minuti, sparate alte sopra la traversa, e precedentemente un’altra occasione, unica parata peraltro dell’intera partita del nostro portiere, derivata da un errore individuale. Questo per dire che il Marina non ha rubato nulla, si è difeso bene approntando una gara (fuori casa) contro una delle due più forti del girone assieme al Palermo.
Non voglio assolutamente entrare nelle polemiche e nelle diatribe tra il Marina di Ragusa ed il Savoia. Mi premeva solamente esternare il mio punto di vista sulla gara. Non ho ritenuto corretto sentire dichiarazioni che parlavano di gara a senso unico, o addirittura nascondere i propri limiti parlando di fantomatici torti arbitrali subìti. Lo reputo poco corretto e molto irrispettoso nei confronti dei miei giocatori che lavorano, sudano e si approcciano a questo campionato con molta umiltà e scendono in campo per dare e garantire il massimo contributo alla causa rossoblu quasi esclusivamente per l’amore, l’affetto e la fiducia che li lega a questa realtà calcistica.”
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