Domani ore 21 Palermo-Benevento. Sfida importante per entrambe le squadre ma al momento per motivi diversi. Per il Palermo sarebbe un’ulteriore conferma dell’ottimo periodo, i rosanero, allungherebbero la propria striscia di risultati utili consecutivi, per ora ben 7. I giallorossi invece, dopo l’importante vittoria con il Perugia cercano conferme per uscire da un periodo difficile e risalire in classifica. Il tecnico degli stregoni Cristian Bucchiè intervenuto in conferenza stampa per parlare del match di domani e delle condizioni della sua squadra:
Scorsa partita..
«La vittoria col Perugia ci ha fatto riprendere a lavorare col sorriso, con entusiasmo. Abbiamo, però, vinto solo una partita contro una squadra forte, non abbiamo fatto nulla. Affrontiamo un Palermo meritatamente primo, accreditato alla vittoria finale, con un ottimo organico e ottime individualità».
Sugli infortuni..
«Purtroppo ci perseguitano. Improta ha preso una ginocchiata, la classica “vecchietta”. Insigne si è infortunato durante l’amichevole con l’Under 17, ha preso una tacchettata sul polpaccio. Ha provato ma sente dolore. Maggio è recuperato, ma ieri ha avuto un piccolo problemino, una distorsione».
Come affrontare il match:
«La scorsa settimana è stata particolare, venivamo dalla brutta prestazione e dalla sconfitta di La Spezia. L’esultanza con il Perugia – ribadisce il tecnico – è stata dettata dalla passione di chi vive per questo lavoro. A fine partita credo sia giusto sfogarsi, scaricare un po’ di adrenalina. Col Palermo non dovrà cambiare nulla, nelle ultime gare abbiamo capito le caratteristiche di questo campionato. Non ci sono squadre che fanno un bel gioco perché si gioca tanto, serve essere pratici, essenziali e compatti. Purtroppo un allenatore non può fare sempre quello che vuole, basti pensare agli infortuni che ti tolgono dei ricambi durante la partita. Questo è un torneo equilibrato, a differenza della serie A dove i valori sono clamorosamente netti».
«La polivalenza di molti giocatori ci permette di coprire in maniera diversa il campo. Al di là dello schema dobbiamo avere compattezza, determinazione e voglia di soffrire, come fatto con il Perugia. Una vittoria non sistema tutto ma ha fatto emergere il reale valore umano del gruppo, di unirsi. Le difficoltà servono anche a questo e ho ottenuto risposte che già conoscevo».
«Abbiamo fatto sempre gol, questa è stata la nostra migliore qualità fino ad ora. Dobbiamo essere bravi ad attaccare in mille modi diversi e avere equilibrio in fase difensivo. Quest’ultimo non lo abbiamo ancora trovato e ne siamo alla ricerca. Dobbiamo lavorare e saper soffrire da squadra».
Sul brutto periodo..
«La gente ci ha dato passione e amore, questo può tramutarsi in fischi e ci sta. La squadra la difenderò sempre, vedo come lavora altrimenti sarei il primo a criticare. Abbiamo una rosa importante come Palermo, Crotone, Perugia e Brescia, questo fa si che ci siano delle aspettative ma noi dovremo mantenere un equilibrio che ci porti fino alla fine. Abbiamo cambiato una squadra quasi per intero, trattenuto giocatori importati e acquistati altri. Lo staff è nuovo, il progetto è nuovo e dobbiamo darci del tempo. Sta a me trovare il modo di giocare bene e portare punti, i fischi me li prendo e spero che tra poche partite si tramuteranno in applausi».
Sul Palermo..
«Il Palermo è una quadra con individualità forti. Trajkovski è sicuramente il giocatore più pericoloso. E’ inutile sprecare un uomo per la marcatura, bisognerà difendere da squadra mantenendo le nostre qualità».
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