Intervenuto durante la trasmissione Siamo Aquile su TRM, le parole del portiere rosanero Alberto Pelagotti:
“Sono venuto a Palermo convinto di trovare tanti tifosi, ma non un entusiasmo del genere. Se la società vuole, certo che rimarrò l’anno prossimo: sono venuto qui non per la D, ma per risalire. Fra le sconfitte, quella di Licata non ci ha fatto male, ma l’atteggiamento visto in campo ci ha dovuto fare ricompattare. Da Sorrentino vorrei prendere il carisma e la grande personalità oltre che il talento.
Sono legato con tutti, ho un ottimo rapporto con gli under: Fallani, Langella, Peretti. Fallani non è partito benissimo, ma è subito migliorato tanto: piano piano sta diventando un portiere. La cosa che gli manca è la personalità, ma col tempo gli verrà. Nello spogliatoio sono quello che fa più casino: cerco di dare entusiasmo a tutti i ragazzi. La squadra è stata costruita benissimo, Sagramola e Castagnini hanno trovato il meglio che c’era. Sono convinto che se vincessimo il campionato loro faranno grandissime cose. Per noi non è stato semplice: ci siamo dovuti calare nella categoria, abbiamo trovato campi non adatti. Secondo me anche squadre di Serie A farebbero fatica.
Ci hanno portato punti alla lunga, alla fine hanno fatto la differenza. Penso a Silipo con quel tiro a giro contro il Biancavilla, Lucca anche è molto forte. Floriano è il sostituto naturale di Santana, ma è fortissimo e sta facendo la differenza.
A Cittanova prima si parlava di pietre, poi di gommini. Lì ci sono state accuse che mi hanno fatto pensare. Mi tiravano pietre in campo: l’arbitro addirittura voleva sospendere la partita. Del rigore contro il Roccella avevo la sensazione che Khoris lo sbagliasse.
Savoia? Pensiamo partita per partita, per noi sarà come le altre, dobbiamo andare lì e fare il nostro gioco. Sappiamo che se vinciamo o non perdiamo ci sono buone possibilità di salire”.
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