Salerno, Modena e questa sera anche il Pagliarelli di Palermo.
Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha scatenato le proteste dei detenuti che non accettano le limitazioni dei colloqui (solo telefonici o video) e temono per la propria salute.
Oggi a Modena è pure scappato il morto: rivolta pesante al carcere di Sant’Anna Carcere col penitenziario seriamente devastato.
Solo in serata il personale della polizia penitenziaria è rientrato dentro il carcere.
Si sono barricati dentro il carcere di Modena i detenuti che, dal primo pomeriggio, hanno fatto scoppiare una rivolta nel penitenziario per una protesta sulla prevenzione del Coronavirus. Il personale del carcere, una ventina di persone, fra poliziotti e sanitari, sono tutti usciti… Al termine da Modena sono stati trasferiti 70/80 detenuti in altre carceri, ovvero quelli che erano riusciti a raggiungere il cortile, per tentare di evadere.(Il Gazzettino di Modena).
In serata invece è scoppiata la protesta al carcere Pagliarelli di Palermo, che tuttavia appare sotto controllo.
Come si legge su PalermoToday.it i detenuti hanno appreso della protesta nel resto della nazione solo quando erano già dentro le celle. Circa 300 detenuti hanno battuto oggetti di metallo sulle sbarre. Le misure sui colloqui previste dal dpcm anti-coronavirus sono state la scintilla che ha fatto scatenare le proteste. I carcerati chiedono “indulto o amnistia” per tutelare la loro salute. Caos in viale Regione davanti alla struttura.
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