In merito all’emergenza coronavirus, alla pandemia che si è estesa a macchia d’olio e che ha messo in allarme tutto il globo, tutte le manifestazioni sportive sono a rischio.
In ambito europeo la prima a saltare è quindi l’Europeo di Calcio, la decisione è stata presa a Nyon, dopo ore ed ore di dibattiti. Infatti la competizione verrà disputata non quest’anno ma nel 2021: l’alternativa sul banco era quella di disputare le partite a novembre 2020, incorrendo però nell’interruzione di gare di campionato ed in altre problematiche difficilmente risolvibili.
La decisione è stata confermata dalla Uefa con un comunicato, dove si sono lette anche le date d’inizio e di fine della competizione: 11 giugno – 11 luglio.
Ecco il comunicato, come riporta anche Sky Sport: “La salute di tutti coloro che sono coinvolti nel gioco è la priorità, oltre alla necessità di evitare di fare pressioni inutili sui servizi pubblici nazionali coinvolti nell’organizzazione delle partite . La decisione permetterà che vengano concluse tutte le competizioni nazionali, attualmente ferme a causa dell’emergenza Covid-19“.
Uno slittamento, quello di Euro 2020, con ripercussioni anche sul calendario delle amichevoli e sui playoff dell’Europeo, che avrebbero dovuto disputarsi a marzo.
“Tutte le competizioni Uefa e tutte le partite (comprese le amichevoli) per club e squadre nazionali, sia maschili che femminili, sono sospese fino a nuovo avviso – prosegue il comunicato -. Le partite dei playoff dell’Europeo e le amichevoli, in programma a fine marzo, saranno giocate nella finestra internazionale di inizio giugno, con riserva di nuove modifiche“.
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