L’Olimpiade d’autunno. Il Cio è pronto.
Travolto dalle proteste di federazioni e atleti, Bach cambia rotta. Un mese per la decisione, probabile lo spostamento a ottobre.
Decisive le pressioni dagli Usa. Paltrinieri: “Così tutti avranno uguali opportunità”.
Un’assicurazione se saltano i Giochi.
Dal 2002 viene stipulata una polizza da 900 milioni di dollari. Ma 18 federazioni fallirebbero: danni stimati per tre miliardi.
L’ex direttore finanziario Sprunger: “Coperti da Swiss Re,Munich Re e Lloyds”
Le date possibili:
-9-25 ottobre – Il periodo preferito dagli atleti, che potrebbero preparare bene i Giochi, e dalla città di Tokyo.
-21 agosto-6 settembre – La prima opzione valutata dal Cio, evita sovrapposizioni col calendario internazionale.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
-Anche il Cio si è arreso. Neanche 72 ore dopo aver difeso la linea della resistenza, il presidente Thomas Bach si è piegato: l’Olimpiade di Tokyo può slittare davvero all’autunno.
-Un danno “da tre miliardi di dollari”. Inutile girarci attorno: c’è un motivo molto semplice per il quale l’Olimpiade di Tokyo 2020 non può essere cancellata.
Iniziano così gli articoli di Mattia Chiusano e Matteo Pinci.
Nel primo si sottolineano gli aspetti organizzativi e di opportunità di far disputare i giochi olimpici nel periodo previsto e cioè a luglio.
La decisione definitiva sarà presa entro quattro settimane (fino a ieri si ipotizzava entro fine maggio), ma pensare che tra un mese l’epidemia di coronavirus che paralizza il pianeta possa essere superata è pura utopia. Lo slittamento insomma è quasi una certezza, visto che la cancellazione dell’intera edizione è stata categoricamente esclusa… pressing asfissiante condotto negli ultimi giorni dalle principali federazioni mondiali: il nuoto e l’atletica statunitensi hanno guidato la rivolta, unendo un peso politico sintetizzato dalle 65 medaglie (29 d’oro) a Rio 2016, ma anche dai diritti tv pagati dalla Nbc, la maggiore fonte di introiti del Cio coi suoi 4,38 miliardi di dollari pagati per 4 edizioni compresa Tokyo
Nel secondo si trattano gli aspetti economici ed assicurativi che la sospensione o lo slittamento potrebbe comportare.
Posticipare il via dei Giochi di alcune settimane avrebbe un impatto relativo. Al contrario uno stop o il rinvio di dodici mesi produrrebbero uno tsunami in grado di tramortire lo sport a livello mondiale. «Far saltare i Giochi creerebbe un danno complessivo da tre miliardi di dollari, perché coinvolge l’organizzazione del Comitato Olimpico Internazionale, i contratti tv, i programmi di sponsorizzazioni… Ci sono tra le dieci e le diciotto federazioni che potrebbero fallire. Su 28 federazioni internazionali solo una decina sono indipendenti finanziariamente: calcio, tennis, basket, volley e poche altre. Per tutte le altre la maggior parte dei proventi arrivano dai Giochi Olimpici… assicurazione di annullamento, con un consorzio di compagnie di riassicurazione che coinvolge Swiss Re, Munich Re e Lloyds. E garantisce una copertura di 900 milioni di dollari. Che però vale soltanto in caso di annullamento dell’Olimpiade o di interruzione durante lo svolgimento…In ogni caso l’assicurazione non copre lo slittamento dei Giochi al 2021.
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