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Si prepara il reddito di emergenza: soldi subito per chi soffre

LA NUOVA MISURA ALLO STUDIO DEL GOVERNO
Reddito di emergenza a 10 milioni di lavoratori anche precari e irregolari.
Si chiamerà Rem: 6 miliardi per aumentare i 600 euro agli autonomi ed estenderli ai sommersi.
Gualtieri: “Non è un reddito di cittadinanza bis”.
Anche tutte le forme straordinarie di cassa integrazione saranno allungate almeno fino al 31 luglio.
Conte: “400 milioni per chi non riesce a fare la spesa”. Ai Comuni 4 miliardi.

Questi i titoli su Repubblica oggi in edicola, negli articoli di Carmelo Lopapa e Valentina Conte.

Carmelo Lopapa- Buoni spesa alle famiglie, da recapitare subito, per acquistare beni alimentari e di prima necessità, per 400 milioni di euro. E l’anticipo ai Comuni (rispetto alla scadenza di maggio) di un’altra somma da 4,3 miliardi quale «fondo di solidarietà», per far fronte a tutte le necessità nei piccoli e grandi centri. Potranno essere spesi, per esempio, per sospendere la riscossione di tributi o per irrobustire il welfare comunale, oltre che per far fronte alle emergenze di cassa che rischiano di mandare in default gli enti locali. È l’ombrello protettivo che il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aprono in gran fretta e illustrano nell’ennesima conferenza stampa del sabato sera
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Valentina Conte – Rafforzare e allargare l’indennità da 600 euro. E creare così un vero e proprio “reddito di emergenza”, in acronimo Rem. Non un nuovo reddito di cittadinanza. Neanche il vecchio rivisto e corretto. Ma una misura eccezionale in grado di coprire il doppio dei lavoratori sin qui raggiunti dall’indennità una tantum e per tutto il tempo della gravissima crisi sanitaria ed economica. Si fanno i calcoli, ma potrebbero essere necessari 6 miliardi per 10 milioni di lavoratori. Non solo dunque partite Iva, collaboratori, artigiani, commercianti, agricoli, spettacolo, stagionali, professionisti. Ma anche tutto il lavoro grigio, precario, irregolare, intermittente. Badanti, babysitter e colf sin qui scoperte. Lavoratori che hanno finito il sussidio di disoccupazione (Naspi o Discoll). Stagionali entranti – bagnini, camerieri, addetti alle pulizie, animatori turistici – le cui speranze di lavoro estivo sono fortemente compromesse. E fast jobs: contrattisti a giorni, settimane, massimo qualche mese. Accanto al Rem, il governo punta poi a rinnovare e allungare anche la Cassa integrazione – ordinaria, in deroga, Fis – dalle 9 settimane attuali, fissate dal decreto Cura Italia, almeno fino al 31 luglio, data di fine ufficiale dell’emergenza nazionale dichiarata il 31 gennaio scorso.
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