Indigeribile fase uno-due.
Interessante approfondimento di Alessandro Barbano nel suo editoriale sul Corriere dello Sport oggi in edicola.
Confusi e in ordine sparso. Il governo apre le librerie e la Lombardia le chiude. Il governo lascia chiuse molte fabbriche e il Veneto le riapre.
Posizioni a volte discordanti, soprattutto con Fontana e Zaia, governatori di Lombardia e Veneto. Ciò inevitabilmente crea confusione fa perdere il potere delle decisioni centrali, minandone la credibilità.
Sembra cge Conte e Zaia/Fontana stia in una relazione inversamente proporzionale. E si adombra il sospetto dello scontro tutto politico, anche in un momento di crisi e di sopravvivenza come questo.
Zaia (Veneto) però, scrive Barbano, pone una questione simile a quella avanzata da Gabriele Gravina: come si spiega a Benetton e a Rosso che Fincantieri apre e uno che produce magliette e jeans resta chiuso? Come si spiega al calcio che gli operai, gli spazzini, i minatori, i profumieri, i cartolai, gli avvocati e molti altri che vanno via via aggiungendosi tornano al lavoro, e invece Immobile, Dybala e Lukaku non possono allenarsi in condizione di sicurezza all’interno dei centri sportivi dei club?.
Insomma sembrano prendersi provvedimenti diversi per situazioni simili, ma l’Italia è ancora in piena emergenza come ci continuano a dire i troppi morti di ogni giorno.
… tra le reazioni scomposte della classe dirigente e l’insofferenza dei cittadini rischia di instaurarsi una corrispondenza pericolosa, scrive Barbano in conclusione di articolo.
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