Un altro amarcord, che rivisto oggi che la verità è venuta a galla, forse ha un sapore diverso. La prima volta di Toni al Barbera con la maglia della Fiorentina: l’accoglienza non fu benevola, ben 30.000 fischi accompagnarono quello fu il vecchio beniamino rosanero, proprio in uno degli anni di gloria di Luca Toni.
Quell’anno infatti Toni, con la maglia della Fiorentina, raggiunse quota 31 gol, quanto basta per vincere la Scarpa d’Oro e assicurarsi un posto al Mondiale; eppure il fattore ambientale al Barbera incise notevolmente e frenò la macchina da gol inarrestabile.
Fuori dallo stadio, come racconta il Giornale di Stadio, la vendita di fischietti prima della partita andò a ruba, ma anche chi non ne era dotato, fece sentire il proprio disappunto al giocatore che ora indossava la maglia viola.
Luca Toni aveva già avuto un assaggio di questa accoglienza durante una partita dell’Italia tenutasi al Barbera contro la Slovenia: Lippi schierò titolare Toni e nonostante le premesse, i palermitani non risparmiarono il giocatore che consideravano a tutti gli effetti un traditore.
Al centro della difesa a far coppia con Barzagli, in quel pomeriggio Papadopulo schierò Rinaudo, scelta motivata dal fatto di voler affiancare a Toni un giocatore con le sue stesse caratteristiche fisiche. Una scelta che si rivelò vincente. A completare l’opera poi fu il gol vittoria di Di Michele.
Come racconta Benedetto Giardina, Toni riuscirà soltanto in poche occasioni a segnare al Palermo in carriera al Barbera: nel 2013 in Coppa Italia con il Verona. Tutte le altre volte segnerà davanti al suo pubblico ed una sarà determinante, sancendo la retrocessione aritmetica dei rosa in B, a Firenze.
Ecco il video di quella giornata, 30 aprile 2006:
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