La scuola, così come gli stadi o i luoghi dov’è possibile si creino grandi assembramenti, sarà probabilmente fra le ultime attività a ripartire. Probabile che si inizi prima con le università e le classi delle scuole superiori per finire con i bimbi delle elementari che sono più difficili da regolare in termini di sicurezza. Ma prima o poi le scuole devono riaprire ed allora si stanno studiano le possibili soluzioni che possano facilitarlo.
Durante la conferenza stampa di ieri, il commissario per l’emergenza coronavirus ha mostrato il prototipo dei dispositivi di protezione individuale studiati per i minori.
Con queste mascherine i bambini torneranno a scuola.. Abbiamo pensato anche a delle mascherine per bambini, abbiamo già i primi prototipi. Li metteremo sul mercato molto presto e saremo in condizioni di garantire alla riapertura delle scuole una consapevolezza della parte più giovane della cittadinanza che si sarà abituata a utilizzare questi strumenti. E questo aiuterà l’ipotizzata riapertura delle scuole. Tra 10 giorni inizia la produzione delle mascherine con le macchine che abbiamo contribuito a realizzare nel nostro paese. Che da maggio produrranno 4 milioni di mascherine al giorno, 25 a metà luglio e ad agosto 35 milioni al giorno”
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