Il pentito di mafia, Gaspare Mutolo, ne è fermamente convinto: “la sua nomina (di Di Matteo, ndr) avrebbe potuto avere delle ripercussioni sulla trattativa tra Stato e mafia, tuttora in corso“.
Le parole di Mutolo, riportate da Adnkronos, sono come un macigno in questo momento di enorme dibattito pubblico sulla questione giustizia all’interno delle carceri italiane.
“Antonino Di Matteo ha fatto moltissimo contro la mafia e al Dap avrebbe potuto fare danni ai boss mafiosi. E’ un personaggio competente, e giustamente era stato fatto il suo nome al Dap. Ha lottato e lotta contro la mafia. Io, già 20 anni fa avevo detto in una intervista che secondo me assomiglia a Giovanni Falcone. Come tipo di giudice”
“Di Matteo è l’incarnazione di Falcone. E infatti in questi anni gli hanno fatto passare un po’ di guai, sia i politici che alcuni suoi colleghi. Lui ha detto di non avere mai chiesto favori, neppure ai politici. Gli credo”. “Insomma non fu scelto al Dap perché sono delle ripercussioni della famosa trattativa. Sia Di Matteo che Ingroia sono stati quelli che hanno interrogato l’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano”.
Altre News
“Dietro la Curva”: la storia di Giuseppe, tra tifo rosanero e resilienza nel nuovo docufilm di Dario Cangemi
Processo Open Arms: Salvini assolto perché il fatto non sussiste
ChatGpt arriva su WhatsApp: tutte le novità e come funziona