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Rosanero sospesi nell’attesa infinita: Serie C certa, manca solo l’ufficialità

Il criterio adottato per assegnare le promozioni rischia di mettere in moto ricorsi da parte delle squadre escluse.
I tifosi organizzati del Palermo contro la ripartenza del campionato: ” Come si può esultare dopo tanti morti?”
Le società interessate attendono risposte dalla Lega azionale Dilettanti che a sua volta le aspetta dalla Federcalcio.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

Un’attesa infinita. E tutt’ora senza orizzonti temporali da fissare.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea come i giocatori rosanero sono in una situazione di stancante attesa senza certezze sul futuro, sul se e quando si riprenderà a giocare. Giocatori che, in una situazione regolare, sarebbero già a casa. Cosa che avrebbero anche potuto fare alla riapertura prevista con le nuove norme del Governo; invece tutti sono ancora a disposizione della società e continuano ad allenarsi.
La società aspetta notizie certe così come anche la LD. Tuttavia il presidente Sibilia ha già fato intendere che l’orientamento sarà quello di premiare le vincitrici dei gironi: la cosa però rischia di sollevare parecchi ricorsi.
l’Fc Messina ha già minacciato di impugnare l’eventuale promozione dei rosanero perché la matematica non assegna ancora la certezza della prima posizione per la squadra allenata da Rosario Pergolizzi, nonostante i diciassette punti di ritardo che ha già accumulato la squadra peloritana in ventisei giornate, scrive Tripi.

E l’attesa rischia di rallentare i programmi della società che aspetta di sapere in quale campionato giocherà, vista la possibile riforma della C.
La C, per esempio, rischia di tornare a essere un campionato dilettantistico se dovesse passare l’ipotesi della B a due gironi. Un cambio di prospettiva tremendo per un club che alla rinascita aveva programmato il ritorno fra i professionisti in un solo anno.
Sul fronte della tifoserie organizzata si è compatti nel dire stop al calcio giocato, per rispetto di chi deve ancora piangere tanti morti.
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