Vogliamo presentarvi uno studio condotto dall’università di Oxford e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Infectious Diseases.
Il titolo della ricerca è Simulated Sunlight Rapidly Inactivates SARS-CoV-2 on Surfaces.
Secondo i risultati della ricerca, la luce solare (simulata) sarebbe in grado di uccidere il 90% dei virus contenuti nella saliva in appena 6,8 minuti, mentre ne impiega 14,3 nei terreni .
Vi riportiamo l’abstract originale della ricerca ed a seguire il testo completo dello studio, in lingua inglese.
Simulated Sunlight Rapidly Inactivates SARS-CoV-2 on Surfaces
La luce solare simulata inattiva rapidamente SARS-CoV-2 sulle superfici
Precedenti studi hanno dimostrato che il SARS-CoV-2 rimane stabile sulle superfici per periodi prolungati, in condizioni interne.
Nel presente studio, la luce solare simulata ha inattivato rapidamente il virus contenuto nella saliva o nei terreni di coltura.
Il 90% del virus infettivo contenuto nella saliva è stato inattivato ogni 6,8 minuti e ogni 14,3 minuti nei terreni di coltura se esposto alla luce solare simulata rappresentativa del solstizio d’estate a 40 °N latitudine al livello del mare in una giornata limpida.
Si è verificata anche una significativa inattivazione, sebbene a una velocità inferiore, a livelli di luce solare simulati più bassi. Il presente studio fornisce la prima prova che la luce solare può inattivare rapidamente il virus SARS-CoV-2 sulle superfici, suggerendo che la persistenza, e quindi il rischio di esposizione, possono variare significativamente tra ambienti interni ed esterni. Inoltre, questi dati indicano che la luce solare naturale può essere efficace come disinfettante per materiali non porosi contaminati.
Clicca qui per lo studio originale
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