Un segnale le dimissioni del vicepresidente rosanero Di Piazza. Tensioni nel club mentre si aspetta la promozione in Serie C.
Palermo, Catania, Trapani stanno giocando fuori dal campo partite complicate: tensioni, deferimenti, rischi di fallimento. Sono giorni difficili per la Sicilia calcistica che s’interroga sul futuro delle squadre più importanti. Come finirà?
Il Catania spera. La nuova Spa è disposta a farsi carico dei 54 milioni di debiti.
Paura a Trapani. Ora tocca al Tribunale: si torna alla vecchia proprietà?
Palermo, che finale – Tensioni dopo l’addio del vice presidente Di Piazza per divergenze con l’a.d. Sagramola. Si chiude male la stagione della rinascita.
Catania in attesa – La città attende con ansia di capire se verrà accolta l’istanza di fallimento: il futuro del club dipende dal Tribunale.
Trapani bloccato – Sono due i contenziosi aperti tra vecchia e nuova proprietà. Stipendi non pagati e conti bloccati: futuro preoccupante.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Scossoni societari, deferimenti, rischi di fallimento, contenziosi aperti nelle aule di tribunale. La Sicilia che accoglie ogni giorno con ottimismo la discesa della curva del contagio da coronavirus si interroga, invece, sul futuro delle squadre più rappresentative..
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale che fa il punto sulle vicende extra-calcistiche che riguardano le squadre siciliane, sempre più alle prese con beghe amministrative e carte bollate, con Catania e Trapani che hanno situazioni davvero complesse, drammatiche.
a Palermo ci si interroga sulle conseguenze di un gesto che potrebbe inficiare un progetto triennale per riportare la squadra in A … I tifosi del Palermo che hanno appoggiato con passione il progetto di Dario Mirri sperano che le dimissioni di Di Piazza non siano un segnale poco rassicurante, scrive Vitale che sottolinea poi come per la panchina si valutano i nomi di Caserta e Italiano.
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