Hera Hora, nessun accordo anche nella società che controlla il club rosa.
Presidente e figlio ricapitalizzano ma solo per 3,25 milioni contro gli 11 chiesti dall’ex vice presidente
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Quasi amici? No. Riavvicinamento? Neppure. Fra Tony Di Piazza e la famiglia Mirri scoppiano nuove tensioni, fra l’incredulità dei tifosi.
Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci che sottolinea il clima di ostilità che si è respirato anche all’interno del CdA di Hera Hora, la società che controlla il Palermo calcio. In riunione la famiglia Mirri e Di Piazza, che bocciano la proposta avanzata dall’ex vice-presidente di versare tutta la rimanente parte del capitale sociale annunciato la scorsa estate.
Come sappiamo il capitale sociale è di 15 milioni e Di Piazza ha proposto a sorpresa che fossero versate subito le quote per raggiungere l’intera cifra, dopo la prima tranche già versata.
La famiglia Mirri ha scelto di capitalizzare la società con altri 3,250 milioni di euro che portano il totale a circa 6,800 mila euro.
Evidente l’intenzione, per Di Piazza, di dare maggiore solidità e impulsi alla società e di rispondere ai dubbi circolati sulla capacità economiche dei soci. Il gioco delle parti si fa più sostenuto: l’italo americano, con questa uscita, fa capire di avere la forza per offrire alla controparte nuove soluzioni, scrive Geraci.
La proposta di Di Piazza sembra una mossa strategica all’intero di una partita a scacchi che potrebbe togliere serenità proprio quando si aspetta il verdetto ufficiale sulla promozione. Un periodo di gioie e dolori: la promozione il divorzio fra i soci.
<strong>Restano, non tanto sotterranee, le tensioni, nella speranza che non portino disagi, proprio ora che bisogna affrontare il problema del cambio di allenatore e ricostruire una rosa che, in linea di massima, sarà in parte modificata e arricchita, scrive Geraci nella parte conclusiva dell’articolo dove ricorda poi la cifra di 218 mila euro raccolta dall’iniziativa “Insieme per Palermo”, sponsorizzata ma molti ex rosanero.
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Come si è visto dalla disposizione del budget serie C(6 milioni) Mirri e compagnia bella non hanno un euro e Di Piazza vedendo questa situazione ha alzato l’asticella proponendo il veramento dell’intera somma mettendo spalle al muro l’ attuale dirigenza e dando un segnale di forza economica facendo capire che senza di lui questa società non ha prospettive.