A meno di due settimane dalla ripresa del campionato, la società granata dovrà capire il suo stesso destino. Ma ad avere le redini del gioco sembra essere proprio il Tribunale di Roma, che dovrà decidere chi è il reale proprietario del club: sia l’Alivision che la FM Service di De Simone si aspettano un pronunciamento favorevole per poter avere una maggior libertà di manovra economica.
Non mancano del resto anche le contese, come quella dell’Alivision contro la FM Service sulle quote, pari a 500.000 mila euro. E lo stallo è ormai palese.
Per questo motivo, come riporta Repubblica, ad alzare la voce è lo stesso presidente Pino Pace, una figura centrale, che potrebbe sbrogliare questa intricata situazione: ad essere in gioco ci sono la permanenza in serie B del Trapani con una salvezza difficile ma non impossibile da raggiungere ed il futuro stesso del club granata.
Per questo motivo afferma Pace:
“Un presidente non è solo il rappresentante legale di un’azienda, ma ha il dovere di agire anche nell’interesse di chi non è azionista o proprietario, quindi anche dei tifosi, veri proprietari morali di una squadra di calcio. Io posso rispondere del Trapani non di Alivision.
Questo non significa che non ci siano momenti di contatto tra controllata e controllante.Il confronto avviene al momento dell’approvazione del bilancio, nel corso dell’assemblea dei soci“. Proprio un’assemblea dei soci si dovrebbe infatti tenere oggi pomeriggio con l’obiettivo di delineare un nuovo consiglio di amministrazione.
I fatti oggi dimostrerebbero come Alivision si trovi in difficoltà, non avendo potuto ottemperare a dei pagamenti, mensilità di giocatori e dipendenti pagati dal Comune, tra l’altro creditore, e non stupirebbe la presenza di Fabio Petroni in qualità di rappresentante.
A Pino Pace sembra non rimanga altra scelta: capire le reali potenzialità di Alivision o consegnare la società nelle mani della città. Qualche imprenditore locale potrebbe rilevare il club, si fa il nome di Andrea Bulgarelli, o lo stesso De Simone dopo la risoluzione della vicenda giudiziaria.
La stessa esistenza del Trapani è appesa ad un filo, ma non c’è più tempo per i giochi di parole.
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