L’argentino è tornato nella sua Pampa dopo che il club rosanero lo ha scaricato.
«Mi hanno detto che non faccio parte dei piani futuri della società, non ho nulla da rimproverarmi»
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Per un calciatore rosa, anzi ex, la quarantena non è finita: Juan Mauri la continua in Argentina, a Realicò, dove è tornato da poco. Il suo è un isolamento dal mondo del calcio perché il Palermo lo ha scaricato e lui ha deciso di tornarsene a casa.
Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci che intervista Juan Mauri, ormai un ex rosanero che a 31 anni rischia di non rientrare più nel calcio italiano. Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente sul Corriere dello Sport:
“Ambro e Santana in C potrebbero diventare i protagonisti di una nuova impresa… Martin è un grande giocatore, grandissimo. Colpa sua se sono a spasso… Ambro? Gli parlavo sempre, cercando di spiegargli come deve comportarsi un professionista. Ha il mio stesso ruolo, non ero geloso. Lo martellavo perché ha tutto per diventare una vera stella. Solo lui può darsi la zappa sui piedi, per il resto lo vedo bene in tutte le categoria ed anche in A, dipende solo dalla volontà di farcela perché ha qualità, corsa e tecnica, un elemento completo e giovanissimo che il Palermo farebbe bene a tenere e valorizzare. Santana? Prima dell’incidente mi aveva confidato che sarebbe stato l’ultimo anno di attività. Una chiusura da vincente e con la maglia rosanero, quella dei suoi inizi. Dopo, quando gli ho detto di non abbattersi perché la sua carriera poteva continuare malgrado la frattura del tendine, mi è sembrato perplesso però ripeteva: “No cabeza, no cabeza, non posso finire così… Mi hanno comunicato che non faccio parte del progetto. Avrei voluto continuare e dimostrare di valere più delle poche partite, da titolare, disputate. Non ho nulla da rimproverarmi, sono stato solo sfortunato. Non ce l’ho con nessuno, mi aspettavo di più. Pergolizzi mi ha trascurato? Ha fatto le sue scelte e gli è andata bene. Dunque, ha ragione lui… Camila (la moglie) sostiene che non c’entro nulla con questo mondo. E’ vero, ci sono tante cose che non mi piacciono però è l’attività che mi ha dato da mangiare per una dozzina di anni e continuerà a farlo…”
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