Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando pochi minuti fa ha chiesto alla Prefettura di inoltrare agli organi nazionali la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per la città di Palermo, in seguito alla bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città nel pomeriggio di ieri.
Il riconoscimento dello stato di calamità naturale consente infatti non solo di avere fondi destinati ma anche di snellire la burocrazia e velocizzare gli interventi di emergenza oltre che risarcire i privati.
Ecco cosa dice la legge:
Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal Consiglio dei ministri anche come misura preventiva, ovvero “al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia…
allo stato di emergenza sono assegnati dei limiti temporali precisi. Il Codice della Protezione Civile ne definisce la specifica durata, che non può superare un massimo di 180 giorni. Periodo eventualmente prorogabile di ulteriori sei mesi in caso di riconosciuta necessità.
A seguito della delibera dello stato di emergenza, il Consiglio dei ministri stanzia una somma iniziale per realizzare i primi interventi necessari. Per lo stanziamento di ulteriori risorse si dovrà passare per un’ulteriore delibera, che dovrà tenere conto di una ricognizione realizzata dai Commissari delegati su quanto sia utile per affrontare l’emergenza.
Con la dichiarazione dello stato di emergenza si possono attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando naturalmente certi limiti, a partire dai principi generali dell’ordinamento giuridico. Le ordinanze sono emanate dal capo del dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza. E l’attuazione delle ordinanze è curata, in ogni caso, dal capo del dipartimento.
Per queste ragioni, il vice sindaco Giambrone ha coordinato una riunione con diverse aziende municipalizzate: in particolare l’Amat si occuperà della rimozione di tutti i veicoli coinvolti nel nubifragio di ieri (inviare una mail [email protected], con oggetto alluvione 15 luglio-rimozione auto) mentre i cittadini che lo avessero già fatto privatamente, possono chiedere il rimborso presentando la fattura. Questo è uno dei casi previsti in caso di calamità naturale.
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