Udienza da rifare per il Covid. Gli scappati verso la libertà
Richieste di rinvio a giudizio arrivate con tre giorni d’anticipo. Così i termini di custodia cautelare sarebbero in scadenza.
Cavillo procedurale – L ’avviso notificato il 5 maggio ma il periodo di blocco avrebbe fatto slittare le date.
In America e ritorno – Pericolo gabbie vuote dal 21 settembre per gli Inzerillo e altri dai cognomi pesanti.
Ci sono Tommaso u Muscuni e Franco u Truttaturi, ci sono cioè gli Inzerillo, considerati i capimafia di Uditore e Passo di Rigano, ci sono altri cognomi pesanti degli scappati negli Stati Uniti (e poi rientrati in Italia): Spatola, Gambino, Sansone, Buscemi…
Questa l’apertura dell’articolo di Riccardo Arena, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Durante le procedure giudiziarie che riguardano le accuse contro i capi mafia delle zone Uditore e Passo di Rigano, si è andato incontro ad un errore: la richiesta di rinvio a giudizio è arrivata tre giorni prima rispetto alla normale procedura legata alle norme temporanee dettate dall’emergenza Coronavirus.
La sottile imprecisione è stata infatti scovata dall’avvocato Pietro Riggi che insieme al collega Raffaele Bonsignore assiste un nipote degli Inzerillo, Giuseppe Lo Cascio.
A seguito della svista quindi, è possibile la scarcerazione degli imputati; ci sono, inoltre, altri cognomi che scappati dagli Stati Uniti sono arrivati in Italia: Spatola, Gambino, Sansone, Buscemi.
Continuano le indagini dei pm Amelia Luise e Giovanni Antoci, coordinati dal procuratore Salvatore De Luca, riguardanti 33 possibili mafiosi che sono tornati ad essere indagati e non più imputata, in quanto i capi di imputazione sono, a seguito di ciò, diventati nulli.
Anna Follari
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