Palermo perde un under. Il Pisa trattiene Langella

I toscani dopo le sue 2 promozioni sembrano decisi a puntare sul play. In ritiro con appena 13 elementi.
Chi resta in rosanero- Degli under utilizzati nello scorso vittorioso campionato di Serie D, dopo la mancata conferma di Langella, dovrebbero restare in quattro. Si tratta del centrocampista albanese Kraja (Atalanta), del fantasista Silipo (Accordo ok con la Roma), del difensore Peretti (Verona) e del secondo portiere Fallani (Spal).

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.

Un un’estate lunga e atipica come questa qualche intoppo è normale che salti fuori. Uno dei comparti che, però, sembrava in via di sistemazione, per stessa ammissione della dirigenza rosanero, sembrava quello degli under da riconfermare.
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale che sottolinea come dopo due promozioni consecutive con Bari e Palermo, il Pisa vorrebbe premiare Langella e trattenerlo in Toscana a differenza di quanto sembrava solo alcuni giorni fa.
L’eventuale perdita di Langella, oltre a privare il club di un elemento su cui investiva pone il problema del numero di giocatori da portare in ritiro: in atto sono in 10 ad aver raggiunto un accordo col club rosanero a cui potrebbero aggiungersi anche gli under Kraja, Peretti e Fallani.
E con Lucca, sebbene la strada sembra in discesa, non è ancora stato trovato un accordo definitivo. Insomma in ritiro andrebbero solo 13 giocatori, cioe poco più di una squadra titolare e forse è stata anche questa la ragione per cui la società ha chiesto a Ficarrotta (che ha rifiutato) ad Ambro (che riflette) e a Marong (che accetterà) di effettuare un periodo di prova a Petralia.
Alla luce di questo e dell’inizio del campionato, previsto per il 27 settembre, in società stanno riflettendo sull’opportunità di iniziare la preparazione il 16 agosto. Un ritiro che al momento rischierebbe di cominciare con circa 15 elementi.
Il Palermo sta giocando d’attesa un po’per scelta, per capire che prospettive di mercato possono profilarsi, un po’ per forza perché costretto dalla rimodulazione di alcune scadenze. È chiaro, però, che da chi punta alla B ci si aspetta qualche mossa il prima possibile, scrive Vitale in conclusione di articolo.
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