La trattazione da parte del consiglio comunale della vicenda stadio mi ha fatto scoprire un mondo nuovo. Ho conosciuto un universo a me fino ad ora, devo dire fortunatamente, assolutamente sconosciuto. Parlo del “mondo” dei consiglieri comunali. E devo dire che ne ho sentite davvero di tutti i colori e il quadro che emerge è davvero sconfortante per tanti motivi.
Ho scoperto ad esempio che il consigliere Mimmo Russo, eletto con la maggioranza per poi passare dall’altro lato della barricata, non sa che le due zone antistanti lo stadio, quelle per intenderci che vanno dallo stadio delle Palme all’Ippodromo, durante le partite, per la normativa sull’ordine pubblico, non sono fruibili se non da chi va a vedere la partita e quindi a servizio dell’attività connessa all’impianto.
Come fa Russo a dire che l’autorizzazione all’utilizzo dell’area antistante l’Ippodromo non è possibile perché creerebbe un danno all’Amat che ha gli stalli blu?
Ma quale danno? Lo sa che la concessione dello stadio prevede il pagamento per l’utilizzo dell’area? Lo sa che questa somma va al comune e al massimo dovrebbe essere il comune a stornarne quota parte all’Amat? Lo sa o il suo unico pensiero è legato a preservare l’utilizzo dell’Ippodromo la cui apertura, verosimilmente, non è concessa durante lo svolgimento di partite in quanto ricadente all’interno della zona di prefiltraggio?
Noi per fortuna non facciamo i consiglieri comunali, ma certe cose le sappiamo.
Sarebbe un bene che le sapesse anche chi è chiamato a svolgere un ruolo che dovrebbe avere una certa importanza. E per decenza preferiamo non aggiungere altro di quello che abbiamo visto e sentito…
P.S. Ovviamente il pensiero del consigliere Russo è solo l’esempio più eclatante di questo mondo surreale.
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