Vincolato col Bari: che deciderà il club? Sondaggio con l’ex rosanero Grosso.
Frenate – Caserta, Pecchia, Scienza e Raffaele ormai sembrano lontani.
Difficoltà – Boscaglia resta la prima scelta, ma l’Entella vuole confermarlo.
28 le panchine di Vivarini con il Bari nel torneo di C appena concluso. Ha avuto una media punti a partita di 2,04, ha comunque risollevato la squadra dopo la gestione di Cornacchini ma non è riuscito a riprendere la Reggina prima della sosta per pandemia.
3 le panchine di Grosso a Brescia quest’anno, che ha gestito l’interregno tra Corini e Lopez per la squadra di Cellino. Tre gare, zero punti.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola
Nella road map per la panchina spuntano altre zone di sosta. Perché la strada è ancora lunga, nonostante la necessità di arrivare a destinazione quanto prima per presentarsi in ritiro con il nuovo tecnico.
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale che delinea l’attuale momento per la scelta della panchina: Sagramola e Castagnini osservano cosa succede fra il Bari e Vivarini e da Boscaglia si aspetta un segnale. Si è parlato con Grosso ma in realtà si pensa ad altro anche in virtù degli ultimi campionati dell’ex terzino rosanero, non troppo fortunati sulle panchine di Bari, Verona e Brescia.
Se tra Vivarini e il Bari le strade dovessero alla fine separarsi, a quel punto potrebbe entrare in gioco il Palermo. Discorso analogo per Boscaglia, primo vero obiettivo di Sagramola e Castagnini prima di convergere su Caserta in virtù di una strada complicata per problemi contrattuali, scrive Vitale che puntualizza come in viale del Fante si punta forte su Boscaglia mentre non è piaciuto il comportamento di Caserta che non si sarebbe presentato ad un appuntamento con Castagnini. Non è da escludere che i rapporti non si possano ricucire ma bisognerà aspettare la fine del campionato di Serie B e solo dopo venerdì si potranno avere maggiori certezze. Discorso analogo per Boscaglia che ha un altro anno di contratto con l’Entella. La strategia in viale del Fante è sperare che la società di appartenenza liberi con un grosso incentivo all’esodo il tecnico in questione, per poi coprire la differenza del totale, scrive Vitale che puntualizza come se le strade che portano a Pecchia, Scienza e Raffaele sono ormai tramontate.
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