Il nome del prossimo allenatore del Palermo in vista della nuova stagione di Serie C resta ancora un enigma. La società rosanero pare che abbia incassato un secco rifiuto da parte di Boscaglia prima, e di Grosso poi.
L’attuale tecnico della Virtus Entella sembra che non sia affatto rimasto convinto dalla proposta contrattuale giunta dalla dirigenza palermitana; il gelese, infatti, era maggiormente incline a considerare un’offerta sulla base di un biennale, ma a quanto pare Sagramola non è andato oltre al contratto annuale con opzione per il secondo anno.
Fino a questo sono ignoti i motivi del presunto rifiuto da parte di Fabio Grosso. L’ex terzino probabilmente mira ad allenare una squadra di Serie A o B, visti i suoi recenti trascorsi proprio a cavallo tra le due categorie. Dopo questi due dinieghi, la società ha iniziato a guardarsi attorno e sono tornati in auge alcuni nomi che erano stati seppelliti nella memoria dei primi giorni di giugno: Giuseppe Raffale e Gaetano Auteri, entrambi tecnici con recenti trascorsi importanti in Lega Pro.
Ma il nome che più di ogni altro questa mattina ha attirato l’attenzione di tanti tifosi palermitani è quello di Daniele De Rossi. Campione del Mondo con la Nazionale Italiana nel 2006, l’ex calciatore della Roma è alla ricerca di una panchina da dove iniziare la sua carriera da tecnico, e attualmente sembra che i contatti maggiormente proficui in tal senso siano stati con Bologna e Palermo.
Sulla panchina rossoblù De Rossi andrebbe a ricoprire il ruolo di allenatore della Primavera almeno per un anno, aspettando una sua crescita graduale e valutando successivamente se affidargli la direzione tecnica della prima squadra. Situazione completamente differente quella che invece concerne la società di Viale del Fante.
Qualora dovesse concretizzarsi la pista che porta all’ex giocatore del Boca Juniors, per entrambe le parti in causa si tratterebbe di una vera e propria scommessa. Per quanto enorme sia il bagaglio calcistico di De Rossi, infatti, l’avventura palermitana per lui sarebbe la prima da tecnico, in una piazza dove oltretutto non ci si può permettere di sbagliare considerati gli obiettivi decantati dalla proprietà, e in una categoria tutt’altro che semplice.
A questo punto, però, sorge spontaneo un parallelo. Se la Juventus U23 ha deciso di puntare tutto per la prossima stagione su Andrea Pirlo, anche lui Campione del Mondo alla prima esperienza in panchina, perché il Palermo non dovrebbe decidere di scommettere su Daniele De Rossi e la sua immensa esperienza accumulata sul campo?
Si tratterebbe di un azzardo, e anche parecchio grande. In caso di successo tutti sarebbero pronti ad acclamare l’acume strategico di Rinaldo Sagramola, bravissimo nel cogliere l’occasione presentatasi in un calda notte tra luglio e agosto; se però così non dovesse essere il rischio di scontentare la tifoseria è concreto. E’ stato detto recentemente dall’amministratore delegato che la promozione in Serie B può arrivare anche in due anni, ma ciò non vuol dire che non si debba avere l’obbligo di provare a raggiungere l’obiettivo fin dal prossimo campionato.
Pesi e contrappesi di una situazione molto delicata saranno attentamente valutati dal Palermo e da tutta la struttura dirigenziale che gira attorno alla squadra. La scommessa De Rossi può essere intrapresa soltanto se si è consapevoli del rischio a cui si va incontro nel caso in cui le cose non dovessero andare come tutti ci auguriamo che vadano.
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Se l’obiettivo è la promozione sicuramente de rossi non può essere la scelta giusta ,se invece si vuole fare un campionato di transazione cosa che reputo molto più realistica seguendo le notizie di mercato che escano sui quotidiani e sui vari siti web allora può andar bene anche l’ex romanista.
Mi pare un discorso che non sta in piedi, il Palermo non può permettersi scommesse ma certezze. Il parallelismo con Pirlo è quantomeno azzardato, l’under 23 non è una prima squadra mentre il Palermo lo è, situazioni diverse, responsabilità diverse… Sagramola ci aveva tutti rassicurati che aveva scelto l’ allenatore, a quanto pare non è così…dovrebbe risponderne..
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Concordo con il commento di Giovanni, ci vuole un allenatore di esperienza e personalita’, la figura ideale, per il girone meridionale della C secondo me e’ Gaetano Auteri, ex centravanti rosanero nella prima stagione di C1 del rifondato Palermo nel 1988.
Non a caso sia Catania che Bari ci hanno messo gli occhi sopra.