Dopo l’ordinanza emessa da Nello Musumeci, che obbliga lo sgombero immediato di tutti gli hotspot presenti nell’isola, il Viminale ha richiesto l’intervento del Tar per decidere su questa situazione diventata non più questione regionale, ma interesse di Stato.
Nel frattempo, il Governatore ha disposto nelle prossime ore un controllo dei locali di prima accoglienza da parte di ispettori sanitari per verificare se siano rispettate le misure di contenimento del contagio da Covid-19.
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Sarà quindi un giudice del Tar a decidere se il Presidente della Regione possa chiudere i centri di prima accoglienza vietando anche lo sbarco di migranti.
Fino a ieri, giornata in cui era disposto lo sgombero dei locali, nessun hotspot è stato sgomberato né tanto meno nessuna forza dell’ordine è intervenuta.
Dati alla mano, se si confronta il flusso migratorio fra l’estate 2019 e quella odierna, ci si rende facilmente conto che: a luglio hanno raggiunto le coste siciliane circa 7.671 migranti, di cui 3.000 nella prima metà di agosto : l’anno scorso erano soltanto 1.268 a luglio e 1.088 ad Agosto.
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Una situazione abbastanza complicata sia dal punto di vista migratorio che dal punto di vista sanitario, per cui è chiaro che qualcuno debba intervenire in una gestione che sembra fuori controllo.
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