Il Trapani sul filo del rasoio. La vendita della società porterebbe sollievo alle casse ormai esautorate dei granata che da tempo vivono con l’acqua alla gola. Ma non mancano alte richieste.
Trapani: giocatori contro proprietà, botta e risposta sugli stipendi
“Un milione e seicentomila euro più tutti i debiti della società da accollarsi. E’ questa la cifra che Fabio Petroni chiede per cedere il Trapani. Il sindaco ha ricevuto, tempo fa, una lettera in cui lo stesso Petroni specificava come avrebbe passato la mano anche senza ricevere un euro. Credo che a queste condizioni nessuno possa pensare di rilevare il club“. – Queste le parole di Giorgio Heller, il finanziere romano che si è mostrato interessato all’acquisto del Trapani ma non trova la soluzione adeguata affinché ciò avvenga.
Continua poi affermando: “Per il bene del Trapani vorrei innanzitutto che si uscisse dalle polemiche personali tra me e Fabio Petroni, che immagino abbiano stufato tutti, perché a me interessa solo il bene del Trapani. Confermo – sottolinea Heller – di avere già presentato una mia offerta che non è stata accettata, a cui Petroni ha replicato con una controproposta. Un’offerta che reputavo più che adeguata rispetto alle condizioni del Trapani calcio, pari complessivamente ad un milione di euro per il 100% delle quote: 250.000 li avrei versati subito ed il resto dopo la vendita dei calciatori che saranno ceduti in questa sessione di mercato.
La richiesta dell’attuale proprietà è invece di 1.600.000 euro: 800.000 da versarsi adesso ed il resto dopo la vendita dei calciatori. Una controproposta – continua Heller – che a me non sembra congrua visto che, per quanto mi riferisce la stessa proprietà, a fronte di un milione e 600mila euro di crediti reali vantati (paracadute, valorizzazioni, e cc …) ci sono debiti per circa 3 milioni a cui fare fronte. Per cui al momento se sono queste le condizioni di vendita del Trapani calcio, io non sono più interessato anche perché per affrontare un campionato in modo competitivo ipotizzo ci possa volere almeno un altro milione e mezzo.
Per il bene e per il futuro del calcio a Trapani – conclude Heller – spero, comunque, che l’attuale proprietà decida di fare un passo indietro anche perché, dal momento in cui mi sono inserito in questa trattativa, se Petroni aveva dichiarato di essere disponibile a fare un passo indietro anche a zero, mi sembra di aver dimostrato io di averne fatto due di passi in avanti“.
Il rapporto tra attuale società e tifosi si fa sempre più teso, per una situazione che ha visto un’iscrizione in extremis, un ritardo nella preparazione e giocatori con le valigie in mano. Dopo le difficoltà economiche insorte anche per visite mediche e tamponi, sembra che tutto sia risolto: domani mattina sarà effettuato il primo ciclo di tamponi ed i test sierologici, come riporta il Giornale di Sicilia.
La crisi del Trapani scatena sui social il sogno Pettinari. Le ultime
Non è mancata però la reazione della tifoseria granata su questa vicenda surreale. Gli Ultras 2 Aprile 1905 hanno infatti manifestato così in un comunicato la loro amarezza:
“Questa società ha dimostrato di non essere adeguata, decretando con la sua superficialità la retrocessione di una squadra, di una città, di un’intera tifoseria. Il signor Petroni e compagnia non sono più graditi, li invitiamo apertamente a vendere immediatamente. Il Trapani non è un giocattolo, rappresenta il territorio, la sua gente, la passione di una tifoseria, orgoglio, appartenenza“.
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