La donna dopo aver vissuto due ore interminabili, racconta che insieme alla figlia, si trovava nei camerini a provare alcuni capi, quando ad un certo punto si spengono le luci e la musica si arresta. Inizialmente: “avevo pensato fosse un blackout”. Poi, vedendo le saracinesche abbassate si è resa conto che le cose stavano diversamene.
I dipendenti non si erano accorti della presenza della cliente accompagnata dalla bambina di soli 10 anni. Dopo due ore di attesa, le porte del negozio Ovs di via Leonardo Da Vinci, sono state riaperte.
Racconta: “ho chiamato le forze dell’ordine e mi hanno chiesto di aspettare. Mi pare un fatto vergognoso. E se fosse stata un’anziana? Ho provato a fare scattare l’allarme ma niente”. Continua: “la responsabile, rintracciata dai carabinieri, sosteneva avessero controllato tutto prima di chiudere e di aver lanciato un messaggio audio di 15 minuti prima della chiusura. Ad ogni modo non ho alcuna intenzione di sporgere denuncia però mi sarei aspettata delle scuse, invece mi è stato detto: “ma dov’era?” Eppure ho fatto avanti e dietro per prendere i capi a mia figlia”.
Tale triste storia si è conclusa nel migliore dei modi, ma la donna tiene a specificare: “fatti del genere non vanno sottovalutati”.
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