L’ex tecnico rosanero fa le carte. Senza dimenticare un certo Zamparini.
“I rosanero al debutto affronteranno un Teramo forte e aggressivo. Sarà un torneo imprevedibile”.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
A Palermo ha lasciato cuore e rimpianti. E il profumo della A mai raggiunta. A Chiavari, con l’Entella, ha ritrovato la B grazie a Boscaglia che ha rinunciato al suo terzo anno di contratto per sposare il progetto rosanero.
Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci che intervista l’ex tecnico rosanero Tedino:
“A Palermo sono arrivato in punta di piedi e ne sono uscito allo stesso modo. Non ho mai avuto la percezione di esserci stato per caso… A Zamparini debbo riconoscenza e non mi sento tradito, ma nel calcio spesso si dà più rilievo a quello che ti dicono gli altri che non ai rapporti diretti… A Chiavari ho trovato un gruppo già pronto e un progetto chiaro: mantenere la categoria riuscendo a giocare un buon calcio e valorizzare qualche giovane… Quando si presenta il Palermo, anche in C, è difficile rifiutare. La società punta su Boscaglia per vincere e questa mi sembra una ragione sufficiente per cambiare strada e accettare…. Il Bari conferma le sue ambizioni. Il Palermo sta costruendo bene. Ecco le favorite. Fossi un tifoso rosanero, con Sagramola e Castagnini mi sentirei al sicuro… Con i cinque cambi, poi è necessaria una rosa di spessore che il Palermo ha e può ancora migliorare… Questo girone di ferro nasconde insidie ad ogni angolo, è ricco di grandi piazze, di società ambiziose e di sorprese. La C è aperta a tutti. L’ho fatta per cinque anni: imprevedibile. Il Bari ne sa qualcosa”.
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