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Capone (Eleven Sports) a TP.it: “A porte chiuse, voglio far sentire la gente allo stadio”

Marco Capone sarà anche per questa stagione la voce del Palermo in Serie C su Eleven Sports, almeno per le partite in casa al Renzo Barbera. Dopo un anno tra i dilettanti e in campi di tutti i tipi, è pronto per raccontare le partite dei rosanero in altri palcoscenici, sicuramente di un livello superiore. Il telecronista palermitano è intervenuto ai nostri microfoni, in vista del debutto di domenica contro il Potenza.

Il giornalista palermitano Marco Capone commenterà il Palermo su Eleven Sports

Dopo la scorsa stagione in Serie D, anche per quest’anno sarai la voce del Palermo in Serie C su Eleven Sports. Racconta cosa hai provato nel momento della conferma che hai avuto dalla redazione.
“Ci speravo molto nella riconferma, perché raccontare le partite del Palermo è un privilegio assoluto. Sapere che ci sono tante persone che ti ascoltano, che ti seguono da tutte le parti d’Italia è molto, molto emozionante. Col fatto di avere gli stadi chiusi, è come se sentissi una responsabilità maggiore perché da questa posizione di privilegiato devo raccontare la partita e far sentire le persone allo stadio. Ci ho sempre provato a farlo, magari non ci sarò riuscito sempre, ma a oggi per tutti noi telecronisti sarà così per il discorso collegato al coronavirus”.

Questa domenica ci sarà il debutto dei rosanero al Renzo Barbera con il Potenza, un ritorno dopo sette mesi dato lo stop per l’emergenza sanitaria. Quali sono le sensazioni che stai provando fin da ora, dato che hai già iniziato a preparare la partita? Hai trovato qualche storia o aneddoto da raccontare? Viene in mente il duello padre-figlio tra Mario Somma, allenatore del Potenza, e Michele Somma, il nuovo acquisto del Palermo.
“Ho iniziato a studiare, ho visto la partita del Potenza contro il Catanzaro e credo sia una squadra ben costruita. C’è grande attesa e adrenalina perché dopo sette mesi si torna in campo. Ricordo nitidamente Palermo-Nola 4-0, l’ultima partita commentata allo stadio con il pubblico, e sembra quasi un’altra epoca. Questi mesi ci hanno segnato, hanno segnato tutti: speriamo che si possa tornare con il grande pubblico allo stadio. Il duello padre-figlio dei Somma sarà abbastanza interessante, curioso e particolare da raccontare. Ci sono comunque altre storie che narrerò in presa diretta. Tra queste, nel Potenza gioca Lorenzo Di Livio, figlio di Angelo “Il soldatino” (ex Juventus e della Nazionale degli anni ’90, ndr), molto bravo, ed è in dirittura d’arrivo il portiere Gabriele Marchegiani, figlio di Luca (ex Torino e Lazio e vicecampione del mondo con la Nazionale nel 1994, ndr)“.

Alcune società sotto la Serie A, anche lo stesso Teramo, hanno consentito la riapertura parziale del proprio stadio. Anche il Palermo ci ha provato, mandando una lettera al governatore Musumeci. Pensi ci possa riuscire?
“Credo sia una questione prettamente politica, perché la salute delle persone viene prima di tutto. Penso comunque che in uno stadio all’aperto, con il giusto distanziamento, ci siano paradossalmente meno rischi di altre situazioni. Basta semplicemente mettersi d’accordo sulla capienza, che per me inizialmente potrebbe anche essere di 5000 persone. Fare un test e vedere cosa succede. Non un test “al buio”, ma ben strutturato con il giusto distanziamento, con tutti quanti che indossano la mascherina e con la presenza di steward vigili. Credo che prima o poi questo passaggio debba essere necessario. Lo dico perché in Italia stiamo convivendo col virus, così come in tutto il mondo, da parecchi mesi. Prima o poi gli impianti all’aperto, che sono di base grandi, devono poter ampliare i propri ingressi presso la struttura. Quindi se proprio non si vuole questa domenica, dalla prossima almeno i mille dovrebbero essere garantiti”.

L’8 novembre è un giorno che i tifosi aspettano con ansia perché il Palermo dopo tanto tempo giocherà il derby con il Catania. In queste partite, il pubblico quanto potrebbe fare la differenza? E più in generale, nella tua carriera da telecronista, hai mai commentato un derby?
“Sicuramente sarà un giorno che in tanti hanno già segnato sul calendario. Il pubblico in queste partite è l’uomo in più. Non è luogo comune, non è una frase fatta: il pubblico in queste partite fa tanto perché ti dà la carica, l’adrenalina, quindi è fondamentale. Non so come arriveremo al derby contro il Catania a livello di situazione epidemiologica. Io mi auguro che possa essere migliore rispetto a questi giorni, dove la situazione sembra essere un po’ precipitata. Per quanto riguarda i derby, non ne ho commentati di questo rilievo quindi sarà la prima volta anche per me. In passato ne ho fatti altri, ma non degni di nota”.

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Durante i mesi del lockdown, il calcio si è potuto giocare solo davanti la PlayStation e tu hai avuto modo di commentare il Palermo eSports. Che differenza c’è nella telecronaca di una vera partita di calcio con quella di un videogioco quale FIFA o PES?
“Ci sono tantissime differenze. Più che altro cambia il tempo della telecronaca: chiaramente la velocità della PlayStation è ben diversa dalla realtà, quindi devi andare molto più veloce. Sono due tipi di telecronache totalmente diverse. È chiaro che puoi trovare divertimento anche negli eSports. A me piacciono tanto, sono un appassionato di giochi di calcio. Poi nella telecronaca dal vivo è una cosa totalmente diversa. C’è più adrenalina e anche maggiore responsabilità nel racconto di quelle che sono le vicende in campo”.

Tornando al calcio ‘quello vero’, a oggi dove potrebbe arrivare il Palermo in classifica? Quali altri club, secondo te, potranno dare fastidio ai rosanero?
“Questo girone è veramente tosto. Molti l’hanno scritto, l’hanno detto, che è una B2, ed è vero. Io sono convinto che sia più difficile vincere questo campionato che non vincere un’eventuale Serie B. Il Palermo può dare fastidio a tutte, così come quasi tutte le squadre possono impensierire i rosa. Ma non perché ci sia qualche strategia di mercato che subentra nel Palermo o nelle avversarie, semplicemente perché ogni domenica l’insidia è dietro l’angolo. Io ho fiducia nella società: secondo me la struttura della squadra, da qui alla chiusura del mercato, verrà migliorata ulteriormente. Le squadre che possono arrivare fino in fondo sono le tradizionalmente più quotate. Mi riferisco al Bari, la favorita numero uno per vincere il campionato. Dietro al Bari ci sono una serie di outsider che più o meno sono nello stesso posto sulla griglia di partenza: l’Avellino, la Ternana, anche la Juve Stabia può essere, anche se la prima l’ha steccata, una squadra da temere. Anche lo stesso Teramo, che l’anno scorso è arrivato 8° e comunque, avendo mantenuto quasi tutti i giocatori e investito su giovani ragazzi, ha puntellato la rosa. Vedremo come il campionato si svilupperà”.

Broh, Rauti e Somma: questi tre nuovi arrivi possono dare qualità in più in ogni reparto?
“Sicuramente sono arrivi sono importanti. Broh è molto forte, un lusso per questa categoria. Rauti è un giovane di grandissime speranze, che ha fatto benissimo col Torino e sul quale c’erano gli occhi puntati anche da parte di club di Serie B e di Serie A. Quindi ha una chance importante, di mettersi in mostra in un campionato professionistico. Su Somma sono straconvinto che farà un’ottima stagione perché è un ragazzo che già ha fatto ottima esperienza, ha giocato nel Deportivo La Coruna, che sicuramente può servire a questa squadra. Sono convinto che siano tutti e tre buoni innesti, anche se secondo me potrebbe esserci qualche colpo last minute”.

Vuoi dare un invito ai tifosi per seguire la partita con il Potenza?
“I tifosi sono molto carini con me, ho ricevuto molti attestati di stima da loro e ci parlo anche su Facebook anche se non ci conosciamo. La gente ormai si è affezionata alla mia voce e questo mi fa veramente piacere perché so quanto sia difficile. Inoltre anche io ero affezionato al mitico Giuseppe D’Agostino e le sue radiocronache, sono cresciuto con lui. Quindi so che per i tifosi, sia il radiocronista che il telecronista è importante, perché tendono a diventare quasi amici di chi narra le gesta della propria squadra del cuore in televisione. Però non è facile perché puoi anche non piacere. Io non pretendo di piacere a tutti, ci mancherebbe. Anzi sono sempre molto aperto a quelle che sono le eventuali critiche, non sono uno che si offende. Studio molto per migliorarmi, si migliora sempre, però mi fa tanto piacere che i tifosi apprezzino le mie telecronache. Ci vediamo domenica su Eleven Sports, Serie C TV, per Palermo-Potenza!”.

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