Una situazione bordeline è quella degli ospedali del Capoluogo: il Pronto Soccorso del Cervello, Covid hospital, ha 43 pazienti con un indice di affollamento di oltre il duecento per cento; al Civico situazione analoga, con diversi pazienti assistiti direttamente in ambulanza in mancanza di postazioni idonee, con un indice di sovraffollamento del 46%. A Villa Sofia la situazione non è molto diversa: 66 le presenze con un indice al 253%. Si attendono nuovi nosocomi idonei ai pazienti Covid-19.
Una situazione che necessita di uno stop al più presto, per evitare il collasso sanitario.
Il primario del Pronto Soccorso del Civico, Massimo Geraci, ha infatti mostrato una panoramica della situazione attuale affermando poi:<<probabilmente i criteri di dimissibilità meriterebbero una applicazione più omogenea da parte di tutti i medici impegnati nell’emergenza Covid, come avviene ormai costantemente in prima linea, in considerazione dell’esperienza maturata sulla evoluzione della malattia nei pronto soccorso dove sempre più forte è la pressione che proviene dal territorio. Non parliamo di dimissioni forzate, ma anticipate in sicurezza, con la garanzia di una certa presa in carico sul territorio>>.
Sostanzialmente quindi, se la situazione non lascerà respirare medici e dipendenti sanitari, questi stessi, saranno costretti ad “anticipare le dimissioni” dei pazienti rispetto alla prassi, per dar spazio a nuovi eventuali malati.
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