Come preannunciato da un comunicato ufficiale, il premier Conte è intervenuto in conferenza stampa alle ore 20.20
Conte ha firmato il Dpcm nella notte tra il 3 e il 4 novembre. Il testo prevede, tra le altre cose, il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, con chiusure differenziate per Regione a seconda della fascia di rischio contagio. Torna inoltre l’autocertificazione (SCARICALA QUI) per gli spostamenti in tutta Italia.
”Per i mezzi di trasporto é consentito il riempimento fino al 50%.sospesi I videogiochi anche nei bar e gelaterie. Asporto concesso fino alle ore 22, domicilio sempre. Puglia e Sicilia saranno arancioni: vietato circolare se non per comprovate necessità. Vietato spostarsi in entrata e in uscita dalla regione e dai comuni salvo per motivi di salute, lavoro o studio. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7, ma potranno lavorare con madalita di asporto e domicilio”
”La situazione é critica, il virus sia da noi che in tutta Europa circola violento. Il numero di casi è raddoppiato rispetto alla settimana precedente, l’rt é aumentato fino a 1,7 e questo vuol dire che ci sono regioni con questo dato ancor superiore. I numeri complessivi sono in costante aumento e il rischio è il collasso in molto ospedali nelle diverse regioni. Crediamo che i vaccini arrivino quanto prima. Oggi però disponiamo di un sistema ben diverso formato da 21 parametri. Abbiamo distinto l’intera penisola in tre aree, ciascuna con proprie misure restrittive. Tutte le misure entraranno in vigore da venerdì in modo da dare il tempo a tutti di portare a termine qusnto iniziato. Chiudono musei, mostre e si passa alla didattica a distanza per le superiori, continuabo in presenza le medie, le elementari. Sono sospese le prove scritte che si tengono in presenza”
”No regioni in aree verdi, nessuna regione si sottrarrà alle restrizioni a causa della situazione critica. Le misure comunicate entrano in vigore venerdì e sono valide fino al 3 dicembre. Periodicamente il Ministero della Salute, alla luce dei dati epidemiologici, rettificherà lo status delle regioni. Massima trasparenza nei dati epidemiologici, vanno resi pubblici perché su di essi si basano le iniziative intraprese. Come sempre siamo a conoscenza delle conseguenze negative cui si va in contro con le nuove restrizioni. Pronto il Decreto Ristori Bis, analogo al precedente Decreto Ristori, che andrà a riparare i danni economici dei settori colpiti”.
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