L’assalto al Palermo rivelato in diretta.
Per mascherare la mancanza di fondi sarebbe stato usato un codice errato in un F24: il trucco serviva a ritardare i pagamenti ed evitare i versamenti fiscali.
Il passaggio di proprietà. Il consulente rassicura i Tuttolomondo a corto di liquidità: «Lo trovo io il sistema…».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’imbroglio in diretta. Svelato dalle microspie proprio quando sta per essere compiuto. Nella vicenda della bancarotta del Palermo Calcio, con la successiva razzia delle casse rosanero, c’è anche questo episodio che sembra dirla lunga sui personaggi che si affollavano al capezzale di una società morente.
Inizia così l’articolo di Leopoldo Gargano che sottolinea come i fratelli Tuttolomondo, giunti a Palermo senza soldi, per pagare le tasse si inventarono un trucco dietro suggerimento del loro consulente tributarista Fabio Anzellotti.
Un trucco registrato in diretta dalle intercettazioni: il 24 giugno 2019, il professionista è al telefono con Daniela De Angeli, storica fiduciaria di Maurizio Zamparini, che stava seguendo le operazioni per il passaggio della proprietà. I Tuttolomondo, secondo la ricostruzione della procura che ha coordinato le indagini, stavano tentando di utilizzare la compensazione di un credito fiscale, in realtà inesistente, ricevuto con l’acquisizione di un ramo d’azienda della «Group Itec», scrive Gargano che sottolinea come la società si rivelò poi essere una scatola vuota.
La ricostruzione del giudice Jannelli parte da una telefonata tra la De Angeli e Anzellotti in cui la segretaria di fiducia di Zamparini gli espone alcune perplessità sui versamenti effettuati con F24 per conto della U.S. Città di Palermo ed in particolare fa notare che il codice di compensazione utilizzato è quello del tributo Ires e non quello del tributo Iva come sarebbe stato corretto.
Scrive il gip: “Anzellotti spiega che l’errore è stato fatto appositamente e che avrebbe provveduto in un secondo momento a correggerlo inserendo il codice Iva“.
Ecco il testo dell’intercettazione in cui Anzellotti spiega la questione alla De Angeli: “Il codice tributo si può cambiare in corsa come se uno avesse fatto un errore… Però siccome bisognava passarlo subito… ci sono delle problematiche con l’Agenzia delle entrate che non ti sto a spiegare adesso per telefono… E andava fatto per forza in quel modo…”.
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