La partita di ieri sera, oltre ad aver evidenziato l’unione del gruppo e lo spirito di squadra che più volte abbiamo elogiato in queste ore, ha messo in luce un altro aspetto tecnico e tattico allo stesso tempo. Non c’è dubbio che dal punto di vista agonistico e della cattiveria, sia stato il miglior Palermo della stagione, ma occhio anche alla discreta qualità di manovra che pian piano sboccia, come un fiore a primavera.
Non che se ne sia vista molta, ma una serie di tocchi importanti e di “occhi” dietro la schiena, sono scesi giù in campo. Sopratutto nei piedi educati del francese nato a Nizza: Malaury Martin. Chissà che non sia lui l’uomo da cui Boscaglia dovrà ripartire, aldilà delle pesanti assenze, chissà che non sia lui il compagno ideale di Odjer che a mio avviso resta l’inamovibile di questo gruppo per qualità e sopratutto per quantità. Ieri Martin ha giocato con le movenze di un regista, senza esserlo logicamente, per un modulo che esclude questo tipo di soluzione. Ma la squadra girava dalla sua parte, e recuperava, dall’altra (con il piccoletto Odjer). Il francese sa dare qualità e tranquillità ad un reparto, dal quale passano spesso le vittorie.
Certo si dovrà poi dare spazio a Luperini, arrivato come un vero e proprio “gioiello” e autore di una delle due reti messe a segno fin qui dai rosanero (a Bisceglie). Insomma, spazio a tutti, sicuramente, ma spazio anche alle certezze che questa squadra deve cominciare ad incollare con il cemento. Boscaglia non è l’ultimo arrivato, sa che uno come Martin può dare tanto, sempre. Il tecnico gelese ha tra le mani un nuovo professore ed equilibrista, un nuovo cervello su cui fare affidamento.
Non dimentichiamoci di Luperini che è un ottimo giocatori ed è uno che fa pure gol. L’ideale è giocare con il centrocampo a tre con Luperini, Martin e Odjer.