La storia calcistica di Castellammare di Stabia ebbe origine nel 1907, quando nacque lo Stabia Sporting Club, società fondata dai fratelli Romano e Pauzano Weiss. Dopo alcuni anni di attività in ambito locale, il club si affiliò alla FIGC Campania nel 1914 e iniziò l’attività ufficiale disputando dei campionati di Terza Categoria. Il 17 giugno 1951 lo Stabia raggiunse la Serie B, operazione compiuta vincendo per 2-0 nello spareggio contro il Foggia sul campo neutro di Firenze. Tuttavia concluse la stagione 1951-1952 all’ultimo posto e di conseguenza retrocedette in Serie C, incontrando, però, squadre blasonate come Genoa e Roma (quest’ultima vincitrice del campionato). Infine, a seguito di un’altra retrocessione, nella fine della Serie C 1952-1953, fallì per inadempienze finanziarie, non iscrivendosi dunque alla IV Serie 1953-1954.
Nel 2002 fu affiliato un nuovo titolo sportivo in Terza Categoria che, fondendosi con quello del Comprensorio Nola originò il Comprensorio Stabia. Tale operazione consentì al neocostituito sodalizio di partire dalla Serie D. Nel 2003-2004 divenne Società Sportiva Juve Stabia, e fu promossa in Serie C2, vincendo inoltre la Coppa Italia Serie D. Fino al 2011 oscillò tra terzo e quarto livello nazionale, e in questo periodo partecipò ad un triangolare valido per la vittoria della Supercoppa di Lega Pro Seconda Divisione, che tuttavia non ottenne. Nel 2011 fu promossa in Serie B battendo in finale playoff l’Atletico Roma.
Guidati dall’allenatore Piero Braglia, anche grazie alle 21 reti di Marco Sau nel campionato 2011-2012, gli stabiesi ottennero un importante traguardo: il 9º posto in cadetteria, il miglior risultato assoluto dal 1907. La squadra restò nella seconda serie nazionale per tre anni consecutivi: nell’ultima stagione in B, a seguito della sconfitta per 3-0 contro il Trapani, la squadra retrocesse matematicamente dalla serie cadetta. Nella stagione 2014-2015, grazie ai 70 punti ottenuti, la Juve Stabia si classificò quarta e raggiunse i playoff per accedere alla serie cadetta. Fu, però, eliminata al primo turno dopo aver perso ai tiri di rigore per 5-4 contro il Bassano. Nella stagione successiva le vespe conclusero al 10º posto con 42 punti, riuscendo ad evitare i playout verso le ultime giornate. Nella stagione 2016-2017 si classificarono al quarto posto in Lega Pro (venendo poi eliminati ai playoff dalla Reggiana), così come nel 2017-2018, nella nuova Serie C: dopo aver eliminato la Virtus Francavilla nel secondo turno dei playoff, uscirono di scena agli ottavi, nuovamente contro la Reggiana, dopo due pareggi (0-0 in casa e 1-1 in trasferta), penalizzati dal peggior piazzamento in classifica nella stagione regolare nel proprio girone. La stagione di Serie C 2018-2019 vide la squadra disputare un ottimo campionato: battendo la Vibonese per 2-1 tra le mura amiche la squadra ottenne con due giornate d’anticipo la promozione in Serie B, dopo aver condotto la classifica dall’inizio del torneo. La stagione successiva nella serie cadetta la squadra campana disputa un buon torneo fino alla sosta forzata per la pandemia, ma alla ripresa del campionato con soli 5 punti conquistati nelle restanti 10 partite precipita fino al penultimo posto e ritorna nella categoria inferiore.
Altro impegno ravvicinato di notevole difficoltà per i rosa che per conto loro non hanno mai brillato portandosi dietro il problema del gol; se poi ci si mette anche il Covid e le cosiddette sviste arbitrali come nelle ultime due partite se ne sono viste di macroscopiche, il quadro diventa veramente preoccupante. Di certo con soli pareggi e sconfitte non si va da nessuna parte. Con il Catania si è visto il cuore di questa squadra, ma adesso servono le vittorie e quindi bisogna tirare fuori gli attributi.
Forza Palermo.
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