Tre i recuperi: dopodomani col Potenza, poi Turris e Viterbese. In mezzo anche il Monopoli.
Buona la prima, ma il tour casalingo è appena iniziato. Il Palermo ha sfatato il tabù del «Barbera», dove finora non aveva ancora vinto una partita, ma ha altre quattro occasioni per rimpolpare il proprio bottino tra le mura amiche.
Questa l’apertura dell’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’occasione è di quelle che difficilmente accadono sui campi di calcio: la possibilità di giocare tante gare interne consecutivamente.
Fino al 2 dicembre e cioè per altri 17 giorni, il Palermo non andrà in trasferta ma giocherà sempre al Barbera; per colpa di un virus che ha costretto i rosanero a rinviare ben quattro gare. Una è già stata recuperata a Catanzaro, altre tre nei prossimi 17 giorni. Si comincia mercoledì con il Potenza e dopo la domenica di riposo (era prevista la partita a Trapani – ndr), ancora una gara di recupero con la Turris. Dopo tre giorni turno di campionato casalingo con il Monopoli ed infine l’ultima gara da recuperare con la Viterbese, il 2 dicembre. Un filotto di gare interne che possono trasformare il Barbera in un fortino da cui conquistare la classifica. Unico neo, l’assenza dei tifosi… Solo sugli spalti, però, perché fuori dallo stadio la spinta dei sostenitori rosanero si è fatta sentire, dopo la partita. Un gruppo di ultras del gruppo Curva Nord 12 ha infatti atteso la squadra all’uscita dall’impianto, accogliendo il pullman con uno striscione: «Passo dopo passo, continuate così». Un incitamento a un gruppo che sta riuscendo a tirarsi fuori dalle sabbie mobili, nonostante un inizio di stagione preoccupante e il dilagare del Covid-19, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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