Corentin Fiore, ex difensore rosanero, con la maglia del Palermo ha avuto poche chance per mettersi in mostra, e in un’intervista rilasciata ai microfoni di TuttoC.com, parla dell’ipotesi di un gradito ritorno in Italia, lui che attualmente si trova svincolato, e che sta vivendo una stagione difficile:
“Siamo in tanti giocatori in questa situazione, speriamo che fra un po’ tutto possa andare per il meglio. In realtà mi sono arrivate un paio di offerte dall’estero ma io vorrei tornare in Italia. Ho l’idea di non aver fatto quello che potevo fare. E poi per vivere il Bel Paese è un posto bellissimo, a livello calcistico è altrettanto incredibile. Soprattutto per noi difensori che impariamo tantissimo nei campionati italiani.
Viste le mie origini italiche volevo fare bene in Italia: per questo dico che cerco un bel progetto per ripartire alla grande. Vorrei un po’ di stabilità visto che gli ultimi campionati li ho giocati 6 mesi qua e 6 mesi là. E, ripeto, vorrei farlo in Italia, anche se in Belgio mi sono tolto tante soddisfazioni, compresa la partecipazione all’Europa League con lo Standard Liegi”.
Ciò che è mancato però a Corentin Fiore è lo spazio costante in una squadra, alternatosi tra serie A belga e Teramo:
“Mi aveva voluto tanto mister Tedino e per questo avevo deciso di salutare il Cercle Brugge nonostante fossi nella massima serie. Dopo due settimane in Italia, però, è nato mio figlio e sono tornato in Belgio per assistere alla nascita. Quando sono ritornato in Italia il mister è stato esonerato e non ho avuto grande feeling con il suo successore. Poi è arrivato il coronavirus e la stagione si è praticamente conclusa lì”.
La stagione con l’Imolese è stata da incorniciare: “Ero in prestito dal Palermo, abbiamo disputato un grandissimo campionato con un terzo posto inaspettato, battendo un sacco di corazzate. Era stata una bella annata e la ciliegina sulla torta sarebbe stata la firma sul nuovo contratto con il Palermo. Invece i rosanero sono ripartiti dalla Serie D e io sono ripartito da zero”.
Il Palermo che è stata la prima squadra italiana per Fiore…
“È anche quella che mi ha permesso di disputare un paio di partite in Serie B. Ma arrivare a gennaio è stato un po’ difficile, soprattutto perché era la mia in un altro paese. Spiace perché abbiamo perso i play-off contro il Frosinone in maniera ingiusta. È un peccato perché avrei potuto ottenere una promozione in Serie A e, magari, il club siciliano si sarebbe ripreso dal punto di vista finanziario”.
Un commento sul campionato attuale disputato dai rosanero: “Avevo avuto un po’ paura per questo Palermo visto l’inizio così così e il problema coronavirus che ha investito mezza squadra. Poi ho visto il derby col Catania e mi son detto che sono stati bravi e folli a pareggiarla senza poter effettuare cambi”.
Su un possibile ritorno: “Perché no? Sarebbe un sogno riportarli dove li avevo lasciati. E poi a Palermo vivono solo per il calcio. Diciamo che tornerei anche a Imola: qui il calcio è meno sentito ma la società ti dà grandissima fiducia e mi sono trovato molto bene in città”.
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