Una notizia che non avremmo mai voluto scrivervi, ma che apprendiamo, tra mille angoscie. Un ragazzo, studente ragusano dell’università di Catania, si è tolto la vita stamani gettandosi dal balcone della sua abitazione, in Via Archimede. Andrea, “il ragazzo sempre sorridente” come lo reputavano i colleghi, si è suicidato per motivazioni che al momento sono ignote.
Sul posto, intorno alle 11:30, si sono recati gli uomini della Polizia di Stato e i sanitari del 118, verificando il decesso del giovane 20enne. Alcuni dei suoi colleghi, hanno lasciato trasparire le possibile cause del gesto estremo preso da Andrea. Molti sostengono infatti che le colpe siano dell’università, della paura degli esami e dello stress esagerato, come afferma uno studente sui social: “L’università – scrive uno studente sui social – dovrebbe insegnarti a rappresentare, un giorno, la nuova classe dirigente e invece si trasforma in una macchina meschina che non tiene conto che dentro ogni studente c’è prima di tutto la dignità. Non si può morire così! Non per degli stupidi esami o per un’istituzione che anziché formarti ti distrugge. Ciao Andrea, il tuo sorriso non verrà e non dovrà mai essere dimenticato”.
Un’altra ragazza invece è convinta che ci sia stato qualcos’altro dietro: “La tua tesi era già pronta, le materie rimanenti pochissime, la magistrale a Padova in Scienze per la cooperazione allo sviluppo già prescelta. No Andrea, ad averti spinto a ciò è stato un Dolore, un male interiore, rimasto occulto a tutti tranne che a te, un male di vivere tenue ma costante, che trova origini lontane, e che ti è cresciuto dentro fino a divorarti completamente”.
Che avesse qualche problema causato dall’università o all’interno della sua vita privata, oggi tutti noi compiangiamo Andrea, un ragazzo giovane e con un futuro tutto da scrivere. Ci uniamo al dolore della famiglia.
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