Nella giornata di oggi 9 Dicembre 2020, è stato indetto uno sciopero “sit in” organizzato da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa a Palermo e Cisl Fp a Messina. Le motivazioni di tale protesta sono diverse: garanzie per la sicurezza dei lavoratori pubblici e dei cittadini-utenti, un programma di assunzioni e stabilizzazioni occupazionali finalizzato al rafforzamento strutturale degli organici e adeguati finanziamenti per il rinnovo dei contratti nazionali. Oltre 100 mila lavoratori siciliani sono scesi in piazza manifestando il loro diritti.
I Sindacati chiedono inoltre delle risorse necessarie per lavorare in sicurezza, avviare una vasta programmazione occupazionale e stabilizzare il precariato. Nella giornata di oggi quindi, l’astensione da lavoro riguarderà: lavoratori dell’amministrazione statale e parastatale, della sanità e delle Camere di Commercio.
A Palermo, l’organizzazione prevede il sit in di protesta dalle 10 alle 13 in via Cavour, di fronte la Prefettura. “Rifondazione Comunista” ha mostrato la sua vicinanza ai cittadini protestanti, dichiarando in una nota:<<La lotta dei dipendenti pubblici è sacrosanta perché sono i meno pagati d’Europa, lavorano con organici ridotti, con mezzi e strutture inadeguate e, nel mezzo dell’epidemia mancano ancora delle condizioni di sicurezza per svolgere funzioni fondamentali per la tutela dei cittadini. La loro lotta parla di un’emergenza che riguarda tutto il paese reso fragile da anni di tagli di tutto il sistema pubblico, dalla sanità alla scuola, dai vigili del fuoco ai Comuni, dalle amministrazioni centrali a quelle periferiche. Restituire valore e dignità ai pubblici dipendenti e incoraggiare in loro un forte senso del ruolo pubblico è fondamentale per il miglioramento della qualità dei servizi e dei diritti dei cittadini. Per questi motivi saremo presenti in tutte le iniziative promosse nella giornata di sciopero con le nostre proposte:
– consistenti aumenti salariali per tutti i dipendenti pubblici,
– assunzioni di almeno 500 mila lavoratrici e lavoratori;
– stabilizzazione di tutti i precari con contratti a tempo pieno e indeterminato;
– reinternalizzazione di tutti i servizi affidati a privati”.
Il governo cambi rotta e ascolti le lavoratrici e i lavoratori!>>.
A Messina, l’organizzazione è stata prevista per le 9,30 del mattino fino alle 14 davanti la Prefettura. In relazione all’emergenza pandemica e della grave crisi economica, è stato più volte chiesto al Governo di intervenire e colmare le gravi carenze presenti nelle pubbliche amministrazioni di Stato, enti locali e della sanità riguardo assunzioni in tempi rapidi.
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