Palermo che viene, Palermo che va. Gli anni passano ma la memoria storica resta, così come le imprese compiute in passato dalle glorie rosanero che hanno segnato la fine di un millennio e l’inizio di un altro.
Correva la stagione 2000/01 di Serie C, e all’epoca la terza serie professionistica italiana era divisa in “appena” due giorni: A e B. La società siciliana apparteneva a quest’ultimo raggruppamento, e si ritrovava ad affrontare squadre come il Castel di Sangro, la Torres, l’Atletico Catania, il Catania, il Messina, e non solo. Tutti match, proprio come oggi, impegnativi e mai scontati, e anche allora era necessario costruire una squadra di categoria superiore se si voleva ambire alla vittoria del campionato, per raggiungere la tanto desiderata promozione in Serie B.
Vi abbiamo già raccontato ieri del quasi acquisto da parte di Flavio Briatore del Palermo. Subito dopo l’imprenditore piemontese, però, arrivo Franco Sensi, ex proprietario della Roma, che portò i giallorossi alla vittoria dello scudetto nel 2001. Una volta arrivato l’imprenditore romano in Sicilia, i rosanero iniziavano ad ambire al ritorno in Serie B, dopo un mercato estivo decisamente convincente e caratterizzato dall’arrivo di calciatori di categoria superiore come Massimiliano Cappioli.
Posto che il campionato 2000/01 non era il primo dove il Palermo tentava il ritorno in Serie B, bensì il secondo con Sensi e il quarto dalla retrocessione dalla cadetteria, è interessante proporre un confronto tra i punti raccolti dai rosanero di ieri e quelli di oggi dopo 13 giornate.
I siciliani nel 2000 iniziarono il campionato con un pareggio in trasferta contro il Castel di Sangro, riuscendo ad ottenere la prima vittoria stagionale la giornata successiva contro il Giulianova con le reti di Belmonte ed Elia. Nel corso delle prime tredici partite di campionato il Palermo ha persino ottenuto un’importante vittoria contro il Catania per 5-1, grazie alle doppiette di Elia e Cappioli, e la rete di La Grotteria. Alla tredicesima giornata i rosa avevano collezionato 27 punti, grazie a 8 vittorie 3 pareggi e 2 sconfitte.
Una marcia indubbiamente diversa rispetto a quella intrapresa dal Palermo odierno. Se fare paragoni senza contestualizzare è da un lato riduttivo, dall’altro si può indubbiamente affermare che la partenza dei giocatori di Boscaglia non sia stata delle migliori.
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