“Buffon, Pantani e quel gol al Milan: io rinato a Palermo”
Ciclista da bambino, poi portiere con la A in testa. “Ho rinunciato alla Juve: li ci vanno solo i fenomeni”
“Mi ha stupito Audero, sembra un 30enne. Nei portieri conta la testa”
Interessante intervista di Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, che traccia un profilo del portiere rosanero Brignoli, eroe della serata di Benevento, la stessa squadra che gli ha regalato la popolarità per quel gol di testa contro il Milan.
Questi i passaggi principali dell’intervista:
“A Palermo mi sono voluto rimettere in gioco…potevo rilanciarmi e ripartire forte. Sono stato coraggioso.
Il calo che abbiamo accusato è stata solo colpa nostra. Ci siamo specchiati troppo ma adesso abbiamo rimesso in piedi il campionato.
I guai societari qualcosa hanno intaccato. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo presi le nostre responsabilità.
Il turno di riposo del Lecce può essere una variabile che può incidere sulla promozione; una partita in meno si sente.
Nei portieri conta la testa…Il ciclismo mi ha formato il carattere, mi ha insegnato a non mollare; ho corso dai 6 ai 10 anni.
Non avevo il telefonino e se mancavano 30 km all’arrivo non potevo telefonare e farmi venire a prendere; mi sforzavo e tornavo.
La cosa più bella è quando penso a Pantani in salita…emozioni che nel calcio ho provato raramente.”
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