C’è il maestro Cosmi tra Stellone e la A – (CorSport)

Nel 2005 quell’esperienza idilliaca a Genoa: Serse Cosmi è allenatore, Stellone il classico bomber da doppia cifra. Successivamente promozione e poi retrocessione in C1 per illecito sportivo. Un tempo amici, troppo amici. Oggi uno scontro fondamentale per entrambi: il Palermo deve staccarsi, il Venezia deve risollevarsi. Lo sottolinea Salvatore Geraci nell’edizione odierna del Corriere dello Sport.

”I due non hanno tempo per i sentimenti. Da un lato, il Palermo. C’è, intanto, un secondo posto da blindare e poi una risposta da dare al Brescia, volato a più cinque dopo la vittoria di Cosenza. «Se facciamo sei punti, contro Venezia e Carpi, torniamo in testa», il patto di Stellone con i rosa. Il Palermo infatti ha già riposato”.

Il mister umbro non vuole fare sconti, non ha più tempo, il Venezia, di lasciare punti in campo, non adesso. A Stellone l’importante responsabilità di caricare i ragazzi e farli scendere in campo subito con grinta e determinazione, quella che è mancata a Crotone.

Occasione Palermo: lo ha dichiarato lo stesso mister romano ieri in conferenza, i rosanero, anche dopo la sconfitta del Benevento di ieri, hanno un’occasione fondamentale: si può sorpassare il Brescia e staccarsi dalle altre, ma servono necessariamente 6 punti nei prossimi due match.

E i tifosi.. ”Poco più di cento i sostenitori presenti ieri, dopo le 13, nel piazzale del “Barbera” alla partenza della squadra. C’erano muniti di sciarpe e maxi bandiere gli ultras della Curva Nord 12 – alcuni dei quali hanno esposto all’esterno dello stadio uno striscio- ne in memoria dell’attore palermitano Pino Caruso – e anche diverse famiglie con bambini al seguito”.

Una domenica mattina diversa, quella di ieri, al Barbera: la città si sta, piano piano, riunendo sotto un unico minimo comune multiplo: coesione per il traguardo finale.

I tifosi, nonostante il Barbera spesso vuoto, stanno cercando in tutti i modi di far sentire il loro sostegno. Adesso tocca ancora una volta ai ragazzi, al campo, dimostrare che questa squadra può non avere rivali in Cadetteria.

Cinque partite decisive – (GdS)

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