Il dott. Guzzetta è un noto commercialista palermitano che in passato si è interessato all’acquisto del Palermo per conto di un gruppo americano. E’ stato ospite durante la trasmissione Diretta Stadio del Lunedì sul canale regionale Gold78 (circuito 7Gold). Durante la puntata sono emersi diversi temi su cui il professionista palermitano ha espresso il suo parere:
“Il Palermo sta facendo la sua strada, la scadenza di marzo non è legata al fallimento. Se fallimento dovrà essere, come nessuno si augura, meglio ora che a fine campionato. Ora ci sarebbe il tempo di un esercizio provvisorio: cioè con l’asta fallimentare si potrebbe salvare il tutto. Come accadde con il Bari di Paparesta. Se fallissimo disgraziatamente a fine campionato, non ci sarebbero più i tempi tecnici per salvare la situazione”.
“Il Palermo scomparirebbe, tutti i calciatori anche del settore giovanile verrebbero svincolati. La Procura sta guardando ciò che accade alla società. C’era un’istanza di pignoramento che è stata regolarmente ritirata, Foschi sta chiedendo del tempo ai creditori e in questo momento, per quanto ne so, ci sono anche i soldi per la scadenza di marzo. A prescindere dall’intervento di Mirri. Il Palermo avrebbe preso 4 o 6 punti di penalizzazione se non si fossero trovati i fondi. Per Foschi avere disinnescato la richiesta di crownfunding ai tifosi, avrà le sue garanzie”.
“Zamparini è innegabile che sia uscito di scena, quantomeno sulla carta. I numeri dicono questo. E’ altrettanto innegabile che quella degli inglesi è stata una farsa, una sceneggiata che ha fatto perdere del tempo ad altri personaggi che potevano essere seriamente interessati a studiare i dossier societari. Ora le quote sono passate alla signora De Angeli. La signora è stata per 32 anni il braccio destro di Zamparini, è chiaro che c’è una continuità con il passato. Io mi auguro che questa volta la società possa interfacciarsi con interlocutori seri e credibili”.
“Si può salvare la situazione a marzo ma a giugno non si scappa. Ci sono da pagare i debiti, c’è da confermare un’iscrizione al campionato e probabilmente da fare una campagna acquisti per la Serie A dove ci sono squadre come Milan, Inter”.
“Io ammiro e nutro stima per Mirri. Ha dimostrato di essere serio, ha preso un impegno e ha fatto una grande operazione anche a livello di immagine, nonostante il rischio. Chi meglio di lui può comprendere i vantaggi a livello di marketing di tali operazioni. La valenza della scadenza per la prelazione? Io non credo che ci sia una concorrenza tra il gruppo di Mirri e Foschi. L’interesse è comune: tutti devono remare dalla stessa parte. L’importante è che siano persone serie e affidabili”.
“Possibilità che il Palermo affondi? Io credo che la situazione sia sul filo di un rasoio: se non si va in Serie A e si continuerà a perdere tempo, il fallimento sarà praticamente inevitabile. Giocare a vedere se il Palermo va o meno in Serie A per capire o meno se vale la pena venderlo è troppo rischioso. Saremmo sempre lì a contare i centesimi. Occorre una svolta per questa città che merita davvero il meglio”.
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