Il presidente Foschi dice no all’ipotesi del crowdfunding proposta da Mirri.
«Pagheremo gli stipendi, ci sono due gruppi pronti a comprare la società»
2,3 i milioni di euro che servono al Palermo a metà marzo per pagare gli stipendi di gennaio e febbraio
«L’idea di Mirri è odevole ma finiva per rendere insicuri i giocatori»
«Ci stiamo mettendo alle spalle un periodo di difficoltà: guardiamo avanti»
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola
Giovanni di Marco nel suo articolo sintetizza i comunicati apparsi ieri per conto del presidente Foschi e della famiglia Mirri in cui si cercano di placare le ansie dei tifosi rosanero rispetto al pagamento degli stipendi e si danno iniezioni di fiducia e ottimismo per il prossimo futuro.
La campagna di crowdfunding dunque non è più necessaria e secondo Foschi, che garantisce personalmente, a marzo la società non avrà bisogno di azionariato popolare per pagare di gli stipendi. Anzi queste notizie destabilizzano lo spogliatoio che invece deve restare unito e compatto per questo finale di campionato. Con una punta di orgoglio Foschi ribadisce che il Palermo è un palcoscenico serio e non ha bisogno di collette per il pagamento dei prossimi stipendi.
La risposta di Mirri,nel sottolineare la soddisfazione per le parole di Foschi, tuttavia sottolinea la mancata acquisizione dei documenti necessari per completare la due diligence in corso da parte dei suoi collaboratori.
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