Colpo di scena, il Palermo ceduto al gruppo Arkus.
Fumata bianca con il gruppo dell’imprenditore palermitano Tuttolomondo, l’intesa va perfezionata nei prossimi giorni.
La società fa affari con il turismo.
Superati gli americani. York Capital ieri aveva presentato una nuova offerta che è stata rifiutata.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Nel suo articolo Benedetto Giardina descrive le tappe che hanno portato alla conclusione della trattativa con il gruppo ArKus Network. Una trattativa che verrà chiusa nei prossimi giorni ma come reso noto dal comunicato ufficiale del Palermo, le parti hanno già raggiunto un accordo per l’acquisizione da parte del gruppo facente capo a Walter Tuttolomondo sia il Palermo che Mepal.
Ed è proprio intorno a Mepal che si è defilato il fondo americano.
Nella loro ultima proposta, i rappresentanti di York Capital avevano presentato una bozza dove non era presente la clausola relativa a Mepal ritenendo rischioso avvalersi di una società che ha portato Zamparini agli arresti domiciliari ed al processo che inizierà il 2 luglio.
Proprio Mepal è stato un ostacolo insormontabile che ha orientato Daniela De Angelis a firmare l’accordo con Arkus.
A tal proposito scrive Giardina: “La dirigente amministrativa dovrebbe rimanere in società, mentre Rino Foschi avrebbe rinunciato alla permanenza, nonostante gli fosse stata avanzata una proposta per rimanere all’interno del club …”.
Il gruppo Arkus Network ha nel banchiere palermitano Macaione e nell’ex braccio destro di Follieri, Fabrizio Lucchesi i due Advisor che sono sbarcati in Sicilia e sebbene inizialmente accordi accolti con una certa freddezza sono riusciti alla fine a convincere la De Angeli.
Le operazioni, scrive il giornale, sono state anche seguite da Alessandro Albanese, presidente di Sicindustria, che ha fatto un po’ da tramite tra il Palermo e Macaione.
Non si esclude la partecipazione di alcuni industriali palermitani, da capire se a titolo personale o altro.
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