Più volte sulla nostra testata abbiamo intervistato il noto esperto di finanza calcistica, Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24ore.
Molto attento in questi mesi alle vicende extra calcistiche rosanero, Bellinazzo ha rilasciato una lunga intervista a PianetaSerieB.it, dove ha espresso il suo parere sul recente deferimento del Palermo e sull’imminente passaggio di proprietà.
Queste le sue dichiarazioni principali:
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Bisogna dire che i parametri valutativi sono stati modificati qualche anno fa dalla FIGC di Tavecchio e Uva come direttore generale, rendendoli più rigidi e selettivi. Il problema, nel caso del Palermo, è che parliamo di un’elusione, se non violazione, delle regole. Stando alle accuse, ci troviamo di fronte ad una vera e propria frode, un’alterazione di bilancio. Possono esserci i più vari parametri e criteri, ma la vera domanda, semmai, è questa: come mai chi ha controllato i bilanci del Palermo in questi ultimi tre anni non ha effettuato delle verifiche ulteriori, lasciando passare questi documenti, sulla cui veridicità c’erano ombre e discussioni? Sono anni che anche la stampa specializzata si occupa di questo caso, ma il Palermo è sempre rimasto indenne da qualsiasi rilievo per ciò che concerne i controlli federali. La COVISOC, ancora una volta, ha dimostrato di intervenire quando i buoi sono già scappati dalla stalla, in quanto potremmo citare anche il caso delle plusvalenze del Chievo, dove per anni e anni sono state effettuate iscrizioni al campionato con una sistematica alterazione della veridicità dei bilanci. Tornando al Palermo, mi riferisco anche al collegio sindacale che ha certificato quei bilanci nonostante la presenza di dubbi tali da portare il proprietario agli arresti domiciliari, con le Procure della Repubblica chiamate a indagare per ipotesi di reato da falso in bilancio e riciclaggio, bisognava operare diversamente. I punti interrogativi, oggi, sono enormi e si sono palesati in maniera ancora più chiara negli scorsi mesi con quelli che possiamo definire dei passaggi di proprietà fittizi, aventi come protagonisti pseudo-compratori inglesi. Sarebbe stato opportuno prendere provvedimenti e non limitarsi a occasionali critiche alla gestione Zamparini. Le norme ci sono, ma quando un soggetto acquista una società, e non ottempera all’obbligo di mostrare la propria solidità finanziaria e patrimoniale entro trenta giorni, senza che accada nulla, vuol dire essere dinanzi l’ennesima prova che ci sono notevoli problemi sotto l’aspetto dei controlli.
Ritengo sia opportuno fare un’importante premessa: non abbiamo la certezza che l’operazione Arkus Network alla fine vada in porto e, visto tutto quello che sta accadendo, i dubbi crescono di ora in ora. Da questo punto di vista, bisogna prendere tutto con grandissimo beneficio di inventario. Le premesse, anche questa volta, non mi sembrano le migliori, perché non so quanto il Palermo sia staccato realmente da Zamparini in questi mesi, personalmente non credo molto. Detto questo, dico che i fondi di investimento, vedi Elliot-Milan, debbano essere i benvenuti nel mondo del calcio, previa la condizione che abbiano storia, identità e serietà
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