Lo evidenzia Fabio Tartanella nell’edizione odierna de ‘’La Repubblica’’. Il Trapani si avvicina a quella che potrebbe essere, a tutti gli effetti, la sfida decisiva di quest’anno. Nessuno lo avrebbe detto, nessuno, scrive lo stesso Tartanella, avrebbe mai potuto presagire che il Trapani di quest’anno, alla prima domenica di Aprile, si sarebbe ritrovato ad affrontare uno scontro diretto per superare la Juve Stabia e scavalcarla al vertice della classifica.
Per certi versi la società granata ha vissuto molte situazione analoghe a quelle Rosanero e pare infatti che la lega abbia tutt’oggi, dopo il passaggio di quote avvenute, la lente di ingrandimento puntata sulla società siciliana.
Domenica è previsto un esodo dei tifosi granata, i quali, almeno in 300 prenderanno la nave per Napoli e cercheranno di supportare la propria squadra verso quella che sarebbe a tutti gli effetti un’impresa sportiva.
Ma cosa c’è dietro queso Trapani? C’è innanzitutto semplicità e linearità. Voglia di vincere attraverso l’equilibrio e la collaborazione tra compagni. E poi alcuni singoli, con qualità individuali non da Serie C, (Erasmo Mulè, Felice Evacuo…). Ma soprattutto dietro c’è un enorme e straordinario lavoro di un direttore sportivo e un allenatore alla loro prima esperienza con il calcio professionistico (Raffaele Rubino e Vincenzo Italiano).
Insomma, ci si prepara ad assistere ad uno scontro al vertice domenica a Castellammare di Stabia. Uno scontro al Vertice del Girone C di Serie C. Ma uno scontro che ha il nitido sapore della B.
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