Palermo – Non solo 7° posto. Vincere a Francavilla è importante anche per altre ragioni…
Circoscriviamo il discorso: parliamo di settimo posto. Solo di settimo posto, nient’altro. Nessuno si agiti sulla sedia perché percepisce entusiasmi o aspettative particolari. Nulla di ciò, parliamo solo di quello che vediamo e tocchiamo, l’eventuale settimo posto che a questo punto della stagione potrebbe sembrare un posto da Champions League ma resta solo un semplice settimo posto. Ma questo passa il convento e, volenti o nolenti, dobbiamo farcene una ragione. Guardare avanti sperando in un futuro migliore…
Serie C, unico girone da Bolzano a Palermo. E poi la C2…
Premesso questo, Filippi ha ragione, la gara di Francavilla è troppo importante e va affrontata come fosse una finale scudetto. E’ cosa ben lontana certo, ma la grinta e la determinazione devono essere le stesse. Dopo una stagione che definire deludente è voler essere gentili, non sarà certo un settimo posto a far correre la gente a festeggiare al Politeama, ne’ a trasformarla in annata dignitosa. Siamo lontani… Ma dobbiamo fare i conti con il dato di realtà che mostra questa classifica e allora, vincere a Francavilla diventa importante perché, Catania permettendo, si potrebbe conquistare il settimo posto e giocare al Barbera la prima sfida play off, con vittoria e pareggio dalla propria parte per passare il turno.
Ma vincere a Francavilla è importante anche per altre ragioni: la più importante è l’autostima e la consapevolezza di poter essere ancora protagonisti. Vincere a Francavilla potrebbe dare slancio ed entusiasmo, una spinta nella volata promozione. Ribaltiamo il discorso. Quanto sarebbe grave invece, perdere a Francavilla? Moltissimo. Per le ragioni esattamente contrarie a quanto detto sopra: una mazzata per l’autostima e l’entusiasmo. Un segnale di fragilità enorme e un messaggio che questi fastidiosi play off sarebbero da affrontare solo per onore di firma e null’altro. Perché se perdi a Francavilla (soggetto impersonale) contro una squadra in vacanza da obiettivi, non venirmi a raccontare altro, non parlarmi di guardare avanti o demagogie del genere.
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