“Il risultato è casuale, la prestazione no”. È una delle tante citazioni storiche dell’esperto tecnico Zdenek Zeman, che oggi compie 74 anni.
Zeman è sempre stato un allenatore originale in tutto e per tutto; dalla sua storica sigaretta in panchina, al suo stile di gioco: un 4-3-3 prettamente offensivo e decisamente all’avanguardia per gli anni.
Tante le squadre allenate in carriera, si ricordano soprattutto il Foggia dei Miracoli, così soprannominato dal mondo calcistico. Nel 1989 Zeman portò il Foggia, alla promozione in Serie A con successive salvezze pirotecniche negli anni successivi nella massima serie trascinati dal tridente Francesco Baiano, Beppe Signori e Roberto Rambaudi.
Tanti giovani lanciati
Tanti i giovani lanciati dal tecnico, Luigi Di Biagio centrocampista di Roma, Inter, ma soprattutto della Nazionale con la quale si è laureato vicecampione d’Europa nel 2000; Totò Schillaci, eroe delle ‘notti magiche’ del mondiale italiano nel 1990; ma anche i 3 gioiellini del Pescara vincitore della Serie B 2011-2012: Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Ciro Immobile
La carriera del tecnico boemo è di certo gloriosa: Foggia, Lazio, Roma ma tutto ebbe inizio in Sicilia, precisamente a Palermo.
Grazie allo zio, e bandiera rosanero Čestmír Vycpálek, Zdenek si appassiona al mondo del calcio allenato iniziando le proprie avventure nel territorio siciliano: Cinisi, Bacigalupo, Carini e Misilmeri per poi acquisire il patentino da allenatore professionista a Coverciano nel 1979. Fino alla stagione 1983 sarà alla guida della formazione giovanile (Giovanissimi e Primavera) rosanero passando poi al Licata, ottenendo anche la promozione dalla Serie C2 alla Serie C1.
L’aver iniziato a Palermo la propria carriera, non è l’unico filo che lega Zeman e Palermo:
Nel capoluogo siciliano, consegue la sua laurea all’ISEF di Palermo con una tesi sulla medicina dello sport, ottenendo il massimo dei voti; inoltre è stato professore di educazione fisica all’Istituto Gonzaga di Palermo.
In Sicilia trova anche l’amore, conoscendo Chiara Perricone, sua futura moglie con la quale avrà due figli: Karel, anch’egli divenuto allenatore ed avversario dei rosanero lo scorso anno ed Andrea.
E sul rapporto con le sigarette
Il tecnico, in un’intervista dello scorso anno alla Gazzetta dello Sport, ha risposto scherzosamente al quesito: “Sono tre mesi che praticamente non fumo più. Sono sceso da tre pacchetti a 5-6 sigarette al giorno, e non perché ne avevo poche ma perché ho scelto da solo“.
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