L’ex difensore racconta i suoi inizi a Palermo
Seguirà con molto entusiasmo e molta attenzione il derby tra Catania e Palermo, Ciro Capuano. Per lui una partita sentitissima visto che è un doppio ex delle due squadre. Capuano inizia la sua esperienza in Sicilia, nel 2006, partendo da Palermo. In quella squadra tanti campioni incontrati e una qualificazione in Champions League sfiorata. “Palermo per me è stata una piazza importante. Ricordo soprattutto il primo anno perché arrivammo quinti sfiorando la Champions. Giocavamo in una cornice che esibiva un muro rosa di 40mila persone ed eravamo una squadra coi fiocchi. Il più forte era sicuramente Miccoli, gli altri avevano enorme potenziale ed hanno fatto un gran lavoro col tempo, valorizzati dal bravissimo Guidolin”, ha così dichiarato ai microfoni de LaCasadiC. In rosanero sono due i momenti che ricorda con maggiore affetto: “Il ricordo più bello? Ne scelgo due: la trasferta a Firenze del 29 ottobre 2006 (vittoria per 3-2) ed il gol all’Ascoli di pochi mesi più tardi che mi permise di segnare la rete numero 700 della storia del club”.
I ricordi di Catania, una città diventata casa
Se il Palermo è stato un trampolino di lancio, per Capuano il Catania è stata una seconda casa. Arrivato nel 2009 proprio dai rosanero, il difensore resterà in rossazzuro fino al 2015. Tanti ricordi e tanti momenti di gioia come le salvezze e le vittorie contro le big del nostro calcio: “Il rossazzurro per me rappresenta la lotta: penso anzitutto alla salvezza raggiunta con Mihajlovic. Penso al mio bel gol a San Siro nel pareggio con il Milan, alle numerose vittorie sulle grandi”. A Catania ha lasciato tanti amici e ha visto sbocciare talenti che si sarebbero poi imposti in Europa: “Sento spesso Almiron, Spolli e Carboni. Il fatto che qualcuno di loro viva ancora lì è simbolo di un legame forte e mai spezzato. L’esplosione del Papu Gómez me l’aspettavo, così come quella di Barrientos che ai tempi era più pronto”. Anche in questo caso l’ex difensore ha scelto i suoi ricordi più belli, ricordi che hanno un sapore amaro per i suoi ex tifosi: “Cito Il 2-0 del 2010, doppietta di Maxi Lopez, con un Massimino sempre pieno d’amore e soprattutto il precedente 0-4 del 2009 giocato in trasferta: sono stati due match incredibili. Peppe Mascara ha tirato fuori una traiettoria meravigliosa, emozionante e difficile da spiegare. In generale queste sono piazze da Serie A”.
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